OTRANTO- I lavori per i sotterranei del Castello di Otranto sono salvi: tutto andrà avanti nei tempi previsti, ora che è stato superato lo scoglio di un contenzioso che rischiava di far slittare pericolosamente la realizzazione del progetto. Secondo i giudici del Tar non c’è nessuna irregolarità nell’affidamento dei lavori di restauro del Castello di Otranto: respinto il ricorso proposto dal raggruppamento di imprese secondo classificato Lacitignola-D’Erchia di Taranto, confermando l’aggiudicazione disposta dal Comune di Otranto all’Impresa Edilcostruzioni di Santa Cesarea.
Il progetto, di cui vi abbiamo parlato qualche settimana fa, consiste in un circuito percorribile dove ricostruire le scene di vita dell’epoca di quando quel maniero era una fortezza difensiva della città. I sotterranei sono rimasti sostanzialmente immodificati sin dalla loro costruzione risalente, nel primo impianto, alla fine del ‘400. Tutto realizzato con Fondi Poin attrattori culturali: un finanziamento da 1 milione e 195 euro.
Il finanziamento era a rischio perché i tempi rischiavano di allungarsi pericolosamente, ma la ditta aggiudicataria ha rinunciato alla sospensiva e ha proceduto alla cantierizzazione delle opere, nonostante ci fosse un ricorso pendente.
L’udienza si è svolta il 16 ottobre e il dispositivo è stato depositato in tempi rapidissimi. I Giudici leccesi, accogliendo le tesi difensive degli Avv. Pietro Quinto e Luigi Quinto nell’interesse della società Edilcostruzioni, hanno respinto il ricorso rilevando come ad essere esclusa dalla gara dovesse essere non l’aggiudicataria bensì il raggruppamento secondo classificato.