Cronaca

Calano i prezzi al consumo, la deflazione sull’economia salentina

LECCE-  I prezzi al consumo calano di mese in mese, e questa non è una buona notizia. La deflazione altera l’economia , cosa che sta avvenendo in Puglia e nel Salento dove nel mese di settembre, l’indice dei prezzi è sceso dello 0,4 per cento rispetto ad agosto. Una variazione negativa che risulta essere la più marcata rispetto alla base di riferimento, il 2010. 

A calare sono in primo luogo i prezzi degli apparecchi telefonici (-12 per cento), quelli dei servizi di alloggio (-8), dei servizi di telefonia (-5) e, più in generale delle comunicazioni , dei beni energetici, come luce e gas . I dati sono stati elaborati dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Istat.Costano di meno anche apparecchi audiovisivi, fotografici ed informatici, l’abbigliamento e calzature, le abitazioni, i medicinali e i prodotti farmaceutici. Reggono, soltanto, i prodotti alimentari e le bevande analcoliche. Crescono, a sorpresa, gli articoli tessili per la casa e l’istruzione secondaria , i mezzi di trasporto e l’assistenza sociale, i pacchetti-vacanze e i servizi finanziari.

Da quest’anno il paniere utilizzato per il calcolo degli indici dei prezzi al consumo si compone di 1.447 prodotti i dati confermano, dice Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia, che anche l’economia del nostro territorio, esattamente come quella nazionale, è in piena deflazione. Non è incauto affermare che siamo di fronte ad una modificazione delle abitudini dei consumatori che reagiscono così alla crisi.

Ad esempio, «nel comparto abbigliamento e calzature, la flessione dei prezzi sta interessando i tessuti, gli indumenti, gli accessori e le calzature mentre aumentano i costi dei servizi di lavanderia, riparazione e noleggio abiti. Ciò potrebbe essere sintomatico di una maggiore attenzione per i servizi di riparazione dei beni a scapito dell’acquisto di prodotti nuovi.

Ovviamente un continuo calo dei prezzi significa meno guadagni e meno liquidità per le imprese, con un effetto domino sulla produzione e, di conseguenza, sul mercato del lavoro.

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