Cronaca

Ateneo, Zara e Laforgia: due papi all’Università

LECCE- Tutto ha inizio con un’ermetica comunicazione del Rettore Zara su presunte irregolarità  in una prova selettiva iniziata presso l’Università di Lecce, prova che potrebbe esser ricollegata al concorso per titoli per 16 posti dei cosiddetti docenti di seconda fascia. Ma l’aspetto che delinea l’assoluta pesantezza del clima all’interno dell’Ateneo è una doppia polemica tra sindacati ed un gruppo di docenti e le azioni a tempo del Rettore Zara e dell’ex Laforgia.
Alla base di tutto una probabile insofferenza del Rettore Zara stufo di non controllare completamente la vita accademica ancora, parzialmente, sotto intercessione del suo ex . Le vicende della settimana sono due. La prima è operata dai sindacati Cgil, Snals e Uil che a suon di  e-mail sferrano l’attacco al Gruppo laforgiano “Trasaprenza e Meritocrazia” per parzialità nell’azione di due docenti, di cui chiedono le immediate dimissioni, all’interno degli organi universitari in cui operano; la seconda vicenda è la concatenazione delle azioni dei due Papi ( Zara- Laforgia) di giovedì 9.

Zara si presenta alle 9.30 al Tribunale di Lecce ed ottiene il protocollo dell’esposto sulle presunte irregolarità concorsuali ma nulla emerge, anche dalla sua segreteria, sino alle ore 17 quando, invece, rende pubblico, senza circostanziare, quanto fatto nella mattinata. Anomalia della comunicazione, oltre lo scarno dettaglio, anche i destinatari: non solo la stampa ma tutta la comunità accademica. Quasi come lanciasse chiari messaggi a risposta di qualcosa che non aveva ben gradito.

Buona combinazione per tessere l’inizio di una nuova guerra interna per una successione ancora non stabilizzata è il fatto che, dalle 9.30 alle 17 sempre di giovedì 9, nulla era stato pubblicizzato. Pubblicità che avviene,invece, con l’inoltro delle varie email proprio 30 minuti dopo una velenosa posizione, sempre via rete, dell’ex Laforgia. Chiare le parole: “Rischiamo di perdere circa 70 milioni di euro concessi dal Cipe, per la manutenzione di molti immobili universitari e concludere. Se ciò dovesse avvenire è per colpa di chi non ha eseguito quanto disposto nel 2013 dal consiglio d’amministrazione”.

Sembrano due vicende distanti, l’esposto in Procura di Zara e la velenosa missiva di Laforgia, ma probabilmente sono le prove tecniche di un nuovo fuoco incrociato tra due accademici ancora contendenti. La certezza, ad ora, l’apertura a breve del nuovo caso giudiziario ed il fiato sul collo per milioni di euro da gestire…

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