LECCE- Si sono mossi per le vie della città, creando rallentamento al traffico veicolare, gli studenti delle scuole leccesi, in piazza per protestare contro i tagli e l’attuale politica che tocca il mondo dell’istruzione.
Dall’ingresso della città, fino a via 25 luglio, per arrivare in piazza Sant’Oronzo, accompagnati da slogan e striscioni “Se ci toccano il futuro noi blocchiamo la città”.
Lo sciopero studenti è stato accompagnato anche dallo sciopero docenti indetto dal Cobas, così per una giornata l’intera scuola si è fermata.
Le motivazioni della protesta sono legate ai temi nazionali, alla riforma che non piace, alla richiesta di un’istruzione gratuita, pubblica e di qualità, al reddito di formazione, alla richiesta di spazi sociali, di un differente modello di didattica e valutazione; per dire no alla scuola-impresa, al conferimento di nuovi poteri ai presidi, all’ingresso dei privati nelle scuole per dire basta alla precarietà. Ma anche a problematiche strettamente legate al territorio, come i disagi dei pendolari e l’edilizia scolastica.
“La cultura costa cara, io studio e papà paga”, “La scuola non si vende, non si paga”, “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”. Queste e tante altre le scritte che si leggevano sui tanti manifesti messi ben in vista nel corteo.