GALLIPOLI- I sigilli sono stati apposti anche ad un punto vendita a Gallipoli, nell’ambito del megasequestro antimafia da 100 milioni di euro nei confronti di Domenico Quacquarelli, imprenditore del settore calzaturiero di Bisceglie.
I carabinieri hanno operato su disposizione del tribunale per le misure di prevenzione di Trani. Il provvedimento è stato adottato in base al «codice antimafia» che prevede il sequestro e la successiva confisca di beni accumulati illecitamente da soggetti ritenuti socialmente pericolosi e che abbiano evidenziato un tenore di vita sproporzionato rispetto al reddito dichiarato. I 100 milioni di beni sono riconducibili all’azienda, a due società di investimento immobiliare, altre due che gestiscono il commercio e l’esportazione, una villa, quattro appartamenti e nove immobili commerciali, 42 conti correnti e 18 auto, tra cui una Porsche Panamera.
I beni sono tutti riferibili all’imprenditore del nord barese. I carabinieri del Reparto Operativo di Bari hanno passato al setaccio la vita dell’imprenditore e del suo nucleo familiare, risalendo fino agli anni 90, anche perché prima non è stato possibile rintracciare redditi significativi.
L’attenzione si è concentrata sul periodo 1991 2009, dove il reddito dichiarato è stato abbondantemente inferiore alle spese sostenute, a fronte di poco più di 2 milioni di euro dichiarati, le spese sono state di quasi 3 milioni e mezzo di euro. redditi apparsi sin da subito incompatibili con un patrimonio complessivo stimato in 100 milioni di euro circa. I lavoratori non correranno alcun rischio, in quanto le società sequestrate potranno continuare ad operare sotto la guida di un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale.