LECCE- I testimoni dicono che si sia steso sui binari aspettando che il treno partisse. Lo hanno visto in molti, e questo fuga ogni sospetto sulla dinamica della tragedia avvenuta in tarda mattinata nella stazione ferroviaria di Lecce. Un pachistano di 30 anni si è ucciso sul binario 2, ha raggiunto i binari, e si è lanciato sotto il treno, un Freccia Bianca che aveva appena cominciato la sua corsa verso Torino.
Il 30enne è morto decapitato, ucciso dal convoglio. Il macchinista non si è accorto di nulla e la tragedia si è consumata nel giro di qualche secondo.
Pochi minuti e la stazione si è riempita di suoi connazionali. Anche il fratello è arrivato sul posto. Poi la disperazione dei parenti e degli amici e i soccorsi che si sono rivelati inutili.
Le indagini sono affidate alla Polfer. Bisognerà ricostruire esattamente la dinamica dell’accaduto e capire se la tragedia si sarebbe potuta evitare. E poi bisognerà comprendere i motivi che hanno portato un ragazzo tanto giovane a scegliere una morte tanto drammatica e violenta.