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Lecce, un punto in più aspettando l’attacco

LECCE- Al Lecce non riesce di conquistare Savoia riesce pero’ di tornare da Torre Annunziata con un punto che muove la classifica. Un Lecce che ha provato ad incamerare la prima vittoria stagionale fuori casa, appuntamento evidentemente rimandato per una serie di fattori.

Intanto guardando ai propri limiti la squadra di Lerda dovrà registrare necessariamente la fase offensiva che dimostra sofferenza negli ultimi 20 metri. La finalizzazione è la fase che non trova riscontro al dato che ha visto il Lecce detenere il possesso palla per quasi il 70% della gara. Una superiorità territoriale pero’ sterile che ha prodotto solo alcune occasioni da gol, coincise con una squadra in grado di imprimere un’accelerazione alle giocate, ma non sfruttate adeguatamente. Grida vendetta l’occasione capitata sui piedi di Carrozza che si è fatto ipnotizzare dall’estremo difensore del Savoia da pochi passi. La squadra giallorossa ha dimostrato buona personalità nel giocare una partita equilibrata che ha visto la formazione campana in rarissime occasioni affacciarsi dalle parti di Caglioni, il tutto in un contesto ambientale per cosi dire “caldo”.

Ma i limiti del Lecce sono tutti nelle dinamiche di gioco, soprattutto nella costruzione della fase offensiva. Vero è che questo risulta essere piu’ complicato nel momento in cui si cerca di scardinare una linea difensiva composta da almeno 8 giocatori. Il Savoia si è schierato a tratti con dieci uomini dietro la linea della palla. Atteggiamento tattico di chi punta a difendersi senza offrire il fianco all’avversario piuttosto che puntare ad offendere.

A questo va poi aggiunta una buona dose di agonismo al limite del consentito. Salvi e Mannini hanno ricevuto un trattamento esente da complimenti. Salvi, espulso per doppia ammonizione, ed è la seconda volta che succede al Lecce di finire in dieci uomini dall’inizio del campionato, ha rimediato un forte ematoma toracico. Le note stonate della serata di Torre Annunziata pero’ sono rappresentate anche dall’infortunio dopo 18 minuti di gioco di Abruzzese e dalla condizione ben lontana dall’essere quella ottimale di Moscardelli. L’attaccante appare troppo fuori dal gioco voluto da Lerda. Di positivo oltre al punto che permette di muovere la classifica c’è la solidità difensiva che vede la squadra non subire gol da ormai quattro gare consecutive. Sacilotto è diventato una certezza supportato da Martinez sempre pronto e reattivo a tappare eventuali falle e nella serata di Torre Annunziata anche da Carini che entrato a freddo ha dimostrato di poter fare bene anche se il reparto difensivo non è stato quasi mai sollecitato a dovere. Adesso la squadra avrà pochi giorni per lavorare in vista della terza gara che segnerà la fine del mini tour de force che ha prevsito tre partite nel giro di sette giorni. Il trittico si chiuderà sabato pomeriggio al Via del Mare dove sarà di scena la sfida con la Paganese.

I giallorossi punteranno a far valere come è stato fin’ora la legge dello stadio di casa, anche perchè la classifica impone di non perdere terreno verso i piani altissimi. Il campionato è lungo e navigare a pochi punti dalla vetta con una squadra che ancora tra infortuni e squalifiche non è al gran completo ci puo’ stare. Non è motivo valido per stare tranquilli o abbassare la guardia chiaramente in una campionato che sta riservando anche inaspettate sorprese, il Lecce puo’ fare di piu’ e di cio’ anche il tecnico è consapevole, ma per ora l’impressione è che ogni punto conquistato avrà un peso specifico importante nell’economia complessiva del campionato. 

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