NARDO’- Prosegue la polemica sulla questione del resort 5 stelle che qualcuno avrebbe voluto costruire a Nardò. Questa volta, ad intervenire sulla vicenda è il circolo di Porto Cesareo di Legambiente che torna su una vecchia denuncia, datata 2008, ma che oggi torna di strettissima attualità. Nel giugno di quell’anno furono, infatti segnalati diversi strani fuochi, ai danni della pregiatissima area in contrada Sarparea che destarono grande sospetto. Per i volontari dei circoli di Nardò e Porto Cesareo, furono soprattutto le modalità con cui venivano accesi quegli ulivi secolari ad attirare l’attenzione. I fuochi, infatti, venivano appiccati metodicamente a singoli tronchi con numerosi fogli di giornale intrisi di liquido infiammabile. A consumare erano 10/12 alberi al giorno, per oltre due settimane .
“A favore di chi o cosa questa distruzione?” si chiedevano già all’epoca gli ambientalisti salentini. “Perchè bruciare alcuni alberi al giorno quando un fantomatico piromane avrebbe potuto bruciarle tutte e subito? La distruzione di oltre 100 alberi monumentali di ulivo ha portato qualche beneficio? A chi e perché?”Forse, è legittimo pensarlo, qualcuno sapeva che il piano paesaggistico regionale impedisce di edificare in un’area con una quota di ulivi monumentali che supera il 60%?