BARI-“Oggi rischiamo l’osso del collo perché è facile su un incontro del genere montare tutt’altra verità”. Michele Emiliano, segretario del Partito democratico pugliese e candidato alle primarie del centrosinistra per le prossime regionali, esordisce così nell’incontro che sancisce il patto tra i socialisti di Claudio Signorile e i democratici che lo sosterranno.
Sa di poter diventare bersaglio di polemiche e le previene. Lui, che guarda al futuro, attinge dal bacino elettorale di un esponente di peso della prima repubblica “perché li devo togliere a Sinistra Ecologia e Libertà. Sel è piena di socialisti, non vedo perché li dobbiamo lasciare lì. I socialisti non credono più in quel progetto politico e sto cercando di dialogare con loro. Sinistra Ecologia e Libertà non ha più il monopolio dei socialisti in Puglia”.
Non è un accordo sulla carta. I socialisti ci sono e devono tornare militanti dice. Mille giorni, come quelli di Renzi che Signorile sostiene con convinzione, per cambiare il mezzogiorno perché – dicono – ora è il momento giusto. Ciò che occorre è un governo regionale dalla visione europea, dalle decisioni energiche e guidato da una figura che faccia il sindaco della regione e non il governatore. “Avere un’idea guida – ha spiegato Signorile – cercare i portarla avanti con determiazione e concretezza è importante, questo è il Riformismo forte”.