
BARI- Pace fatta tra i soci della Fiera del Levante. Dodici milioni di euro sono ormai in arrivo dagli enti che detengono le quote dell’Ente. La Regione ne verserà 9,4 milioni e mezzo subito, il resto a breve. Provincia e comune di Bari faranno il resto con un milione e mezzo a testa. La presentazione della 78esima edizione ha sugellato l’accordo e la ritrovata apparente armonia.
I dipendenti, che non percepiscono stipendio da tre mesi, presto avranno il ristoro economico atteso. Sciopero evitato e campionaria salvata. Ma questo, è stato specificato ben presto da regione e provincia, è solo un intervento straordinario. Pur essendo straordinaria la cifra erogata. Perché i soci non possono, soprattutto la Provincia ormai archiviata dal decreto Delrio, ripanare i debiti della partecipata. E’ come dire che l’emorragia è stata temporaneamente arrestata ma per far cicatrizzare la ferita ci vuole ancora tanta strada.
I debiti della Fiera del Levante sono esorbitanti. Quattordici milioni di euro accumulati nel corso degli anni. Il punto sono proprio i dipendenti, 67. Troppi per le casse dell’ente e tra l’altro inquadrati, come vi abbiamo mostrato più volte, con contratti decisamente oltre le possibilità. Il personale costa qualcosa come 3 milioni e 400 mila euro a fronte di un ricavo di appena 4 milioni. Troppo poco, insomma, il debito aumenta di anno in anno.
La chance resta la privatizzazione, ma una delle clausole del bando è l’assorbimento di un parte dei lavoratori. Ma ad ogi di privati realmente interessati se ne sono visti pochi per questo il Cda ora è a lavoro per capire perché la fiera del levante sia così poco appetibile.
Lascia un commento