Cronaca

Telefonata Renzi-Modi, il premier indiano: “Lasciate i marò alla nostra giustizia”

TARANTO- Hanno, insieme, sottolineato “l’importanza di un rilancio dei rapporti bilaterali tra le due democrazie”, ma la conversazione si è chiusa con l’affermazione che «la giustizia indiana è libera, giusta e indipendente». Ha il sapore di un nulla di fatto la telefonata tra il premier italiano Matteo Renzi ed il primo ministro indiano Narendra Modi sul caso dei due marò. Un tentativo diplomatico, che al momento è senza reali risposte. Renzi ha manifestato la volontà di una chiusura rapida e positiva per i due fucilieri di Marina del battaglione S. Marco Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, rispettivamente di Taranto e Bari, detenuti in India dal 2013 per aver ucciso, durante un’operazione antipirateria in acque internazionali, due pescatori del Kerala scambiati per pirati.

Per il processo bisognerà aspettare il 14 ottobre. L’udienza fissata per luglio nel tribunale speciale e nella Corte Suprema di New Delhi è slittata di tre mesi per colpa dell’indisposizione di un magistrato.  Renzi ci prova, Modi incoraggia «la parte italiana a permettere un proseguimento del cammino del processo indiano».

Prove di dialogo con un premier che, in campagna elettorale, era stato durissimo sulla vicenda. Ora un varco di comunicazione sembra essersi aperto, ma per adesso si tratta solo di parole. In sostanza, Modi resta fermo sulla sua posizione: “L’italia lasci i marò alla giustizia indiana”.

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