Politica

Regionali, da sinistra a destra clima rovente

BARI-Gli incontri formali, ufficiali o ufficiosi che siano, riprenderanno dopo Ferragosto. Anche perché, sembrerebbe che Raffaele Fitto che ha il timone delle trattative saldo nelle mani, abbia staccato la spina per qualche giorno.
Restano, però, gli incontri informali a feste, sagre, mostre e convegni. Ed è lì che esponenti ad alti livelli di tutti i partiti del centrodestra si confessano reciproche perplessità. La prima è sulle alleanze, la seconda è sui candidati, la terza sulle tensioni che gli incarichi al Comune di Bari si stanno ripercuotendo sulla tenuta della coalizione.

Francesco Schittulli, primo candidato ufficiale per la competizione sembrerebbe aver riferito a Fitto di poter mettere in discussione tutto se l’omonimo Movimento che guida non otterrà la vicepresidenza del Consiglio comunale a Bari che, invece, Forza Italia vuole intestare a sé. Scaramucce alimentate dal gossip ribattono da entrambi i partiti. “Il clima è più sereno di quanto si voglia far pensare all’esterno” assicurano.

Il Nuovo Centrodestra, per contro, insiste sulla sua linea, concordata nella riunione generale di lunedì: resettare tutto, ridiscutere, e se serve cancellare la voce primarie. Il primo step per rinsaldare le fila della coalizione e ripartire con il passo sincronizzato già dall’appuntamento delle provinciali, molto più politico che tecnico a dispetto di quanto si potesse immaginare.

“L’esperienza del Comune di Bari, dicono gli alfaniani, dovrebbe aver suggerito che i nostri dubbi divengono tristi realtà”. Ma l’idea che Forza Italia possa retrocedere sul percorso primarie è quantomai lontana. Per ora il candidato c’è e resta Francesco Schittulli che intanto prepara il terreno allargando in provincia la sua maggioranza nominando nuovi assessori. Probabili sfidanti Nino Marmo, meno Sergio Silvestris. E con un altro ventaglio di nomi paventanti e smentiti dall’alba alla sera. E l’Udc? Di ufficiale non c’è ancora nulla, sarà determinante il vertice di fine estate per capire come si affronteranno le regionali. Intanto però si strizza l’occhio al Pd non escludendo l’ipotesi di accordo sulle Provinciali, trampolino di lancio per la sfida successiva delle regionali.

Dall’altro lato della riva, in casa centrosinistra, sebbene si sia già in piena campagna elettorale i problemi non mancano. Nelle scorse ore il presidente Introna ha richiamato all’ordine Michele Emiliano, Dario Stefàno, Guglielmo Minervini esortandoli a concentrarsi più sul vero spirito dei gazebo che sulla campagna acquisti tra Sel e Pd. Gli aspiranti governatori, intanto, viaggiano spediti come treni, in barba al ferragosto alle porte.

Si lavora sodo e lo si fa senza concedere terreno all’avversario. Soprattutto su temi come trasparenza e sobrietà sensibili ora più che mai ai cittadini. E diventa incalzante il botta e risposta a suon di teewt.

“#primariecostozero @g_minervini @DarioStefano lanciamo insieme la sobrietá assoluta, niente manifesti, niente tv, niente giornali” cinguetta Emiliano. “Il confronto è litigio per chi non sa ascoltare. Più che alla felicità, badiamo alla credibilità. Che i pugliesi ci chiedono” risponde a stretto giro Stefàno,

“@micheleemiliano a me lo vieni a dire?” ribatte pronto minervini, “Dici ai pugliesi qualcosa sulla coalizione? Sto patto per #primarievere lo firmi o no?”

E intanto è partito il trend: #primariecostozero.

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