LECCE- Alimenti potenzialmente nocivi per la salute o mal conservati, carenze igienico-sanitarie: con l’operazione “Bagnasciuga”, i Nas passano al setaccio gli stabilimenti balneari di tutta Italia e, nel Salento, sono state riscontrate violazioni in alcuni lidi leccesi e tarantini, dove è stata rilevata anche l’omessa registrazione all’autorità sanitaria di due ristoranti, un bar e un deposito alimenti. Per questi locali è stata disposta la chiusura.
L’operazione è stata condotta nelle ultime due settimane lungo le coste di tutta la penisola ed ha riguardato 500 stabilimenti balneari, soprattutto al sud, dove sono maggiormente concentrati. Le 24 strutture strutture sequestrate, tra cucine e depositi di alimenti, hanno un valore di circa 2 milioni di euro; 100 persone sono state segnalate all’autorità giudiziaria e le sanzioni elevate superano i 100mila euro.
Pesci, bibite, gelati sono risultati di ignota provenienza o in cattive condizioni di conservazione. Oltre al Salento, irregolarità sono state rilevate a Livorno, Treviso, Potenza, Cosenza e Catania. E i controlli – hanno riferito i Nas – proseguiranno per tutta l’estate.