
LECCE- E’ terminato in tarda mattinata, con un nulla di fatto, il tavolo per la vertenza degli ex lavoratori Bat in quota alla Iacobucci MK, convocato all’indomani della drammatica manifestazione in onore del collega suicida Fabrizio Budano. Il braccio di ferro tra azienda e sindacati è destinato a proseguire. I lavoratori, in un’assemblea tenutasi nelle scorse ore, hanno deciso di tenere duro. Non ci sono molte soluzioni in campo, poche le possibilità: l’azienda deve concedere l’anticipo delle indennità e la rotazione completa, altrimenti niente accordo. La Iacobucci Mk ha dichiarato di non poter anticipare la cifra richiesta dai sindacati: 500 euro al mese per ogni operaio in cassa.
Il tavolo è aggiornato, ma non c’è una data. La situazione diventa critica perché il 2 di agosto scade la cassa integrazione ordinaria e si dovrebbe passare direttamente a quella straordinaria. 161 famiglie restano con il fiato sospeso.
Nel frattempo, con una nuova interrogazione indirizzata ieri sera ai Ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro Salvatore Capone, parlamentare pd del Salento, chiama in causa il governo: perché possano emergere con chiarezza le responsabilità della mancata attuazione dell’Accordo firmato il 22 febbraio del 2010 presso il Mise e soprattutto si possano verificare i margini di manovra ancora esistenti per la salvaguardia dei posti di lavoro.
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