Politica

Dibattito aperto sulle primarie per le province. A sinistra spuntano i nomi di Manera e Montagna

LECCE- Primarie anche per la provincia: da destra a sinistra, le invocano ex consiglieri e gruppi di minoranza. Anche una “poltroncina” fa gola. Tutti a lavoro, vanno avanti le trattative. Nel centrosinistra non è uno dei temi all’ordine del giorno dell’assemblea provinciale, ma la richiesta di maggiore partecipazione della minoranza è un modo per preparare il campo alla richiesta di primarie anche per l’ente svuotato dal ddl Delrio.
La segreteria sta valutando la sollecitazione dei “Riformisti per il Salento”, che chiedono maggiore coinvolgimento di sindaci e consiglieri anche nell’elezione del “presidentino della Provincia”. Una piccola poltrona, senza indennità, se non quella che si riceve come sindaco o consigliere, ma che potrebbe avere nuove funzioni. Sì, perché da Roma ci saranno delle novità: ci sarebbe un emendamento per cambiare le carte in tavola. Tutto è in divenire e non è più certo nemmeno il modo in cui sarà scelto il prossimo presidente di provincia, il 28 settembre. Il Parlamento modificherà la legge elettorale.

Le minoranze del Pd, unite sotto lo stesso tetto, incalzano Piconese. “La segreteria non può continuare ad agire senza il coinvolgimento dei circoli: bisogna bloccarsi” – spiega Alfonso Rampino. Massimo Manera, sindaco di Sternatia, e Cosimo Montagna, sindaco di Galatina, sono i nuovi nomi tirati in ballo per l’elezione del nuovo presidente della provincia, anche se non sembrano tramontate del tutto le candidature di Piconese e Durante. Il dibattito è aperto. Venerdì è fissata la nuova direzione provinciale del Partito Democratico per discutere della presidenza della provincia.

Intanto, anche nel centrodestra, facendo proprio il motto fittiano “primarie a tutti i livelli”, alcuni militanti chiedono consultazioni per il presidente di provincia. “La prima cosa da fare è intessere rapporti con gli alleati: sul tavolo delle alleanze porteremo le nostre idee, ma non è escluso che si possano accogliere suggerimenti sul modo di selezionare il futuro presidente – chiarisce il coordinatore forzista Antonio Gabellone -. Dobbiamo fare un percorso con gli alleati prima di sposare qualsiasi ipotesi: bisogna fare sintesi”.

Nel centrodestra i nomi in campo sono quelli di Gabellone, Perrone e Stefàno. Non è ancora chiaro come saranno portati avanti i servizi ai diversamente abili, pulizia e manutenzione delle strade ed edilizia scolastica senza soldi in cassa e non è nemmeno chiaro se alle province svuotate la Regione potrà trasferire ulteriori funzioni. L’incertezza regna sovrana. 

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