Cronaca

Morte nel sottopasso, Perrone e Branca condannati a 10 mesi

LECCE- 10 mesi a testa per il sindaco di Lecce Paolo Perrone e per la dirigente del settore lavori pubblici del Comune Claudia Branca. La condanna,pena sospesa con il pagamento di 30 mila euro alla famiglia della vittima,è arrivata al termine del processo di primo grado per la morte nel sottovia di Lecce nel 2009 dell’avvocato Carlo De Pace. 6 mesi,invece, per Raffaele Urso ex comandante della Polizia Municipale, il quale, secondo l’accusa, avrebbe tentato di ostacolare le indagini,esercitando pressioni su un vigile urbani chiamato a testimoniare di fronte ai carabinieri.

Pene inferiori,dunque,rispetto alle richieste del pubblico ministero Paola Guglielmi che aveva invocato una pena di un anno e mezzo per il primo cittadino e per la dirigente Branca,un anno,invece, per Urso. Gli avvocati del collegio difensivo Andrea Sambati e Giuseppe e Pasquale Corleto ricorreranno in appello mentre il sindaco in un messaggio su Facebook scrive: “Una sentenza della quale prendo atto pur consapevole di essere totalmente estraneo a quella drammatica dinamica di eventi. Nel momento in cui, in un Paese come il nostro, sono diventato primo cittadino di Lecce,ho implicitamente accettato di dovermi eventualmente addossare anche responsabilità del genere. Sono fiducioso, però, che la mia estraneità a quel tragico episodio,sarà riconosciuta dal giudice di 2° grado”.

La cronaca è nota:il 21 giugno del 2009 l’avvocato Carlo De Pace rimase intrappolato nella sua auto dopo essersi schiantato contro il muro d’acqua che si era creato nel sottopasso. Secondo il pm,il sindaco e la dirigente avrebbero provocato il decesso perchè non avrebbero provveduto a mettere in sicurezza quel tratto di circonvallazione. Una tragedia che sollevò un mare di polemiche sull’utilità o meno del sottovia teatro,successivamente,di altri incidenti fortunatamente,senza gravi conseguenze.

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