Cronaca

Camping “sotto osservazione” a Torre Lapillo, informativa in Procura

PORTO CESAREO- Quattro anni passati, forse, non invano. Dalle denunce sulle presunte irregolarità nel cuore del Parco Palude del Conte, a Porto Cesareo, all’aggressione subita dalla nostra troupe, fino alla prima svolta nelle scorse settimane. È stata depositata in Procura l’informativa sul camping Lido Azzurro, lungo la strada tra Torre Lapillo e Torre Colimena, relazione redatta dai carabinieri della compagnia di Campi Salentina assieme ai colleghi della stazione di Porto Cesareo.

Una “situazione sotto osservazione”, per usare il linguaggio degli investigatori, con profili di indagine diversi e il coinvolgimento anche dei vigili urbani. Risparmiato, lo scorso anno, dall’ondata di sequestri che ha interessato tutto il versante cesarino. Le maglie, però, si restringono pian piano. Perché, a conti fatti, un dato è certo: su quel pezzo di parco ben poco o nulla è cambiato.

Lo dimostra l’affluenza in questi primi veri giorni di avvio di stagione, lo dimostrano le immagini che, dopo quattro anni, confermano che nessun provvedimento è stato eseguito, nonostante un’ordinanza di sgombero con obbligo di ripristino dei luoghi firmata nell’aprile del 2010 dall’allora sindaco cesarino Vito Foscarini e poi rimasta nel cassetto. Avrebbero dovuto essere smantellate le strutture ritenute incompatibili: la pavimentazione in cemento, le intalaiature in ferro che ospitano, all’ombra, camperisti e bagnanti. E, soprattutto, quei bagni chimici sull’orlo del canale che porta al mare e pure finiti in passato sotto sequestro. Sono ancora lì. Sotto gli occhi di tutti.

 

 

 

Articoli correlati

Albanese fuggito in manette, la Dia lo arresta

Redazione

Chiara, qualcuno ti ama. Muri imbratatti a San Pio

Redazione

Mons. D’Ambrosio: “Non rinunciamo a vivere la città”

Redazione

Bazar della droga nella cuccia del cane: in manette 24enne

Redazione

In attesa per ore per una prenotazione, proteste al Cup di Campi Salentina

Redazione

Il TAR fa ‘resuscitare’ l’eolico di Giuggianello

Redazione