TARANTO- Situazione incerta a Taranto per la cessione della società rossoblù. Sembrava che tutto dovesse finire nelle mani dei fratelli Campitiello, ma Di Cosola ha anticipato tutti depositando due assegni: uno per rilevare soltanto il 75% delle quote, l’altro anche per coprire la massa debitoria da estinguere entro il il dicembre 2015.
Un passo che potrebbe spiazzare gli imprenditori campani, titolari del marchio Jomi, i quali chiedono che l’attuale proprietà si faccia carico dei debiti, circa 300 mila euro. Una situazione complicata anche perché Di Cosola ha dimostrato di non voler rinunciare a tutti i tentativi per rilevare la società rossoblù.
Per quanto riguarda i debiti le norme danno tempo fino a settembre per dimostrare che è tutto ok, ma non è così per l’iscrizione, la disponibilità dello stadio e la regolarità dei pagamenti ai tesserati, ai quali ha provveduto, pare, personalmente Nardoni. Nelle prossime ore se ne saprà di più. Al tavolo della trattativa potrebbe sedere, a sorpresa, Di Cosola.