CronacaPolitica

Consiglio regionale e privilegi: il 2013 si chiude con 6 milioni di spesa in più

BARI-  Gli intenti erano chiari: basta a sprechi e privilegi della casta. Il Consiglio regionale si impone una stressa con l’unico scopo di risparmiare. Gli intenti, come detto. Perché poi a conti fatti un gran risparmio per ora non s’è visto. Il rendiconto 2013 del Consiglio si chiude e viene approvato con la certezza che per vedere qualche risultato dalla legge taglia privilegi bisognerà attendere ancora un po’. Perché se è vero come è vero che le indennità di mandato nel 2013 sono scese di 2 milioni e 200 mila euro rispetto all’anno precedente e se è vero come è vero che anche le spese per l’esercizio del mandato sono calate di un po’, è vero anche che la corsa all’assegno di fine mandato ha polverizzato ogni buon proposito.

Dell’argomento vi abbiamo già a lungo parlato ma ora che si tirano le somme nel rendiconto è ancora più evidente quanto sia costata, oggi, l’abolizione di quel privilegio. 7 milioni di euro nel 2013, che tradotto significa 6 milioni di euro in più rispetto al 2012.

Sì, sei volte tanto. La fila interminabile di consiglieri regionali che alle porte di via Capruzzi hanno bussato subito dopo l’abolizione del diritto, ha prodotto una spesa che nel giro di un anno è passata da un milione di euro a 7 milioni di euro.

E’ una tantum, si dirà per spiegare l’accaduto. Forse lo sarà eppure anche nelle altre voci del rendiconto l’andamento è sempre quello. Da una parte si risparmia e dall’altra si spende più dell’anno precedente.

E’ questo il caso, ad esempio, dei rimborsi spese mandato spettanti ai consiglieri per gli spostamenti sul territorio nazionale, aumentati di quasi 10 mila euro rispetto all’anno precedente. Come gli assegni vitalizi con un piccolo picco al rialzo di 100 mila euro, aumentano le spese per le missioni dei dipendenti regionali, le spese telefoniche lievitate di 75mila euro o quelle per le stampanti cresciute di 85 mila euro. I risparmi ottenuti sulla pulizia e sull’acquisto di mobili sono prosciugati dall’aumento delle spese per gli impianti di produzione. E ancora si risparmia sulle vetture ma si spende di più nel carburante. E restano immutate spese che sarebbe anche possibile sforbiciare come quelle per benefit e pedagi ferme a 100 mila euro.

Nei totali, la conferma: a fronte di 30 milioni di euro spesi nel 201, per tutto ciò che va di diritto ai consiglieri regionali, la spesa nel 2013 è aumentata di 2 milioni di euro.

Obiettivo risparmio, per quest’anno è stato mancato. Non resta che sperare nell’anno prossimo.

 

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