LECCE- Segnali di flessione per la Cassa integrazione nel Salento. A maggio, infatti, diminuiscono del 67,8% le ore richieste all’Inps rispetto al precedente dato di aprile.
Complessivamente, in provincia di Lecce, le ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps nel mese di maggio per interventi ordinari, straordinari ed in deroga sono state circa 300mila a fronte delle 931.957 del mese precedente. Nel solo mese di maggio si stimano oltre 15 mila lavoratori pugliesi (circa 5mila quelli salentini) coinvolti dalle diverse forme di cassa integrazione equivalenti ad una perdita mensile di circa 700 euro per lavoratore. Dunque, indici al ribasso ma purtroppo apparentemente positivi.
“Sfortunatamente molte aziende – spiega il segretario generale della UIL di Lecce Salvatore Giannetto – hanno già cessato la propria attività. Poi, per tante imprese c’è l’enorme difficoltà di aver esaurito le diverse forme di cassa integrazione tanto da ricorrere, ove possibile, alla mobilità che equivale al licenziamento dei lavoratori”.
“Se il governo non sbloccherà le risorse necessarie per l’intero 2014 evitando criteri restrittivi – conclude Giannetto – ci saranno licenziamenti di massa, dispersione di professionalità, chiusura di decine di altre aziende”.