Cronaca

La clinica chiede il conto al marocchino paralizzato, interviene il Consolato

ALESSANO- Sarà il Consolato del Regno Unito del Marocco a Bari ad intervenire per la vicenda del marocchino Mohamed Mellah, 52 anni, residente ad Alessano, paralizzato da dieci anni, ricoverato nella clinica Rsa del Consorzio S. Raffaele e al quale oggi si chiede il conto per la lunga degenza: 52.700 euro per una cinque anni di ricovero, dal 2007 al 2012.

La Residenza sanitaria assistita attendeva queste somme dalla Regione, stando a degli impegni verbali ma di fatto mai formalizzate e quindi non erogate. Mohamed Mellah, conosciuto come Simone, e’ paralizzato, senza possibilita’ di muoversi e di parlare, a causa di un’ intossicazione da monossido di carbonio sprigionato da una stufetta mentre dormiva. Da quel momento e’ iniziato un calvario per l’ assistenza, con degenze presso ospedali, presso la Rsa e attualmente in un appartamento.

I cittadini di Alessano e dei paesi vicini hanno fatto delle collette per consentire al fratello Said ed ai familiari di trasferirsi nel Salento per assistere ed accudire Simone. Il console Vincenzo Abbinante ha ora invitato il presidente della Regione Puglia, la direzione della Asl di Lecce, il sindaco di Alessano e la Rsa San Raffaele ad essere informato ed a garantire l’ assistenza. ” Con stupore, il mio ufficio, dice il console, ha appreso della notizia . E’ doveroso, approfondire la situazione e far chiarezza, valutando gli eventuali profili di responsabilita’ dei soggetti che avrebbero dovuto tempestivamente adoperarsi”.

Articoli correlati

Disoccupato, con problemi di salute e famiglia a carico: “Aiutatemi. Ho bisogno di un lavoro”

Redazione

Ulivi, settimana col fiato sospeso: il futuro del Salento nelle mani dell’Ue

Redazione

Schiacciato tra autocarro e ringhiera: grave operaio

Redazione

Un infarto alla guida poi lo schianto, muore l’Ingegner Gianni Carluccio

Redazione

L’uxoricida di Melissano era in sè? Parola del perito

Redazione

Confessa abusi sulle nipotine, “allontanatemi da loro”: nonno a processo

Redazione