BRINDISI- Militare resta intossicato da Uranio Impoverito e vola nel Regno Unito per curarsi. L’Asl brindisna però non gli concede il rimborso delle spese sanitarie. In suo aiuto intervengono con un appello, i Consiglieri Regionali del Pdl-Fi, Saverio Congedo e Antonio Scianaro.
La vittima in questione è un militare sui 50 anni, che ha prestato servizio nell’Esercito Italiano compiendo missioni all’estero, tra cui in Bosnia Herzegovina nel 1996. Proprio qui, a causa dei diversi bombardamenti Nato tra bombe e proiettili arricchiti con Uranio impoverito, il Colonello si è ammalato ed è stato costretto a curarsi nel Regno Unito, dove è presente l’unico centro europeo che può far fronte a simili intossicazioni.
Le cure dovevano avvenire ogni 3 mesi, e il militare ha chiesto all’Asl di Brindisi l’autorizzazione a curarsi presso il centro inglese, e di coprire l’80% delle spese. Ma dopo il secondo viaggio, l’Asl sembra che si sia rifiutata di pagare perché riteneva che le terapie fossero troppo ravvicinate nel tempo.
A questo punto il militare ha deciso di continuare per le vie legali. “Anche qui il giudice ha ordinato all’azienda di corrispondere il rimborso,cosa che non è mai avvenuta –sottolineano i consiglieri- È un comportamento incomprensibile della struttura sanitaria che ci indigna e ci offende. Per questo –concludono– presenteremo un’interrogazione diretta al presidente Nichi Vendola e all’assessore alla Sanità Elena Gentile, affinché la nostra non sia la Regione dei diritti negati per assenza di umanità e sciatteria della nostra macchina amministrativa”.