CAMPI SALENTINA- Volti di persone che, per anni, dicono di essersi sentite invisibili. E invece sono visibili eccome, ed oggi anche arrabbiate. Inizia ufficialmente la loro battaglia per il diritto alla salute e alle cure.
Sono i pazienti affetti da malattie rare e da patologie da metalli pesanti e da Mcs- Iperattività multipla ambientale (una patologia che, in parole povere, rende allergici a tutto, debilitando).
Il centro Imid di Campi Salentina, chiuso di recente dalla Regione Puglia, era il loro faro. Nel frattempo  i pazienti difendono a spada tratta Mauro Minelli, che dirigeva il centro, sospeso dalla professione medica perché gli è stata attribuita la carica di docente universitario: secondo l’accusa la carica di professore guadagnata a seguito del contratto sottoscritto con l’università non era lecita.
I pazienti curati a Campi arrivano da tutto il Salento e non solo ed ora saranno costretti a spostarsi chissà dove. Non solo: sostengono che il “loro” medico sia stato l’unico in grado di diagnosticare la patologia ed individuare la cura, per una malattia che, fino ad allora, li aveva ridotti sulla sedia a rotelle. Come Loredana, oggi 18enne, Anna, brindisina, è la donna simbolo della battaglia a difesa dell’Imid.
Hanno già raccolto 700 firme per chiedere alle autorità di intervenire perchè venga revocata i sospesa la sanzione comminata.