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Lecce, cambiare e vincere sempre e subito. E’ la regola della “piazza”

LECCE-Il bilancio finale è amarissimo. La scalata finale alla serie B è finita per la seconda volta in dodici mesi con lo scivolone e la permanenza per la terza volta consecutiva in serie C. Dopo una rimonta incredibile, la squadra giallorossa ha fallito le ultime due partite, la finale contro il Frosinone.

Nel doppio confronto i giallorossi non sono riusciti ad avere la meglio sulla formazione ciociara. Per la dirigenza leccese è tempo di programmare il futuro che, come affermato dai massimi esponenti della società di Piazza Mazzini, sarà ancora targata Tesoro. Pronta una nuova rifondazione. Se quella passata era legata per tanti motivi all’ultima gestione della famiglia Semeraro, questa è stata firmata dai Tesoro. “Monte ingaggi abbassato e qualità della rosa rimasta elevata”, questo in sintesi il pensiero di Antonio Tesoro in una delle sue conferenze stampa di metà stagione.

L’obiettivo principale potrebbe essere quello di ringiovanire una “rosa” anagraficamente vecchia che ha sentito sulle proprie gambe il peso dell’età in un campionato dove la componente fisica l’ha fatta da padrona. Per il valore della squadra, per i calciatori che l’hanno composta, questa compagine non avrebbe sfigurato in serie B, ma la qualità non basta per avere ragione di squadre giovani e con tanto fiato.

Forse la situazione sarebbe stata differente se l’inizio non fosse stato disastroso, ma giunti all’atto finale il passato non contava più e non può essere considerato un attenuante. Almeno nelle ultime cinque partite di play off. La storia e l’ambizione di questa piazza impone il riscatto, sempre e immediato. Le mosse devono essere vincenti, subito. Chi lavora per il Lecce, chi gioca per la squadra giallorossa, deve saperlo. Ne è consapevole. Non dovrebbero essere in molti a rimanere in giallorosso anche per la prossima stagione.  

Per molti calciatori potrebbe essere stata l’ultima partita in giallorosso, a partire da Fabrizio Miccoli. Il capitano difficilmente accetterà un altro anno di sofferenza in serie C. L’attaccante giallorosso autore di 14 gol dovrebbe chiudere la carriera all’estero. Le sue dichiarazioni nell’immediato dopo partita suonavano come un addio, ma potrebbero essere state dettate dalla delusione per la mancata promozione in serie B e per un obbiettivo sul quale la famiglia Tesoro ha puntato moltissimo anche con l’ingaggio di Miccoli.

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