LECCE- Ci sono due vincitori in Puglia: il Pd e Fitto. L’analisi più lucida è quella di Michele Emiliano: “È la prima volta che il partito democratico è il primo partito della Puglia, ma mi congratulerò con Fitto per il buon risultato che ha avuto”- commenta il segretario regionale. L’obiettivo è stato raggiunto per Raffaele Fitto: la sua leadership è consolidata, adesso si prepara a farla pesare a livello nazionale, anche se Forza Italia ottiene un risultato non soddisfacente. L’ex ministro di Maglie è comunque vincitore, primo nel collegio sud, viaggiando a quota 290 mila preferenze, seguito da Patriciello, con 189 mila, mentre al terzo posto si piazza Martusciello. Raffaele Baldassarre con i suoi circa 61, mila voti si piazza quinto, alle spalle di Barbara Matera, che è quarta: ora l’eurodeputato cavallinese deve sperare che Fitto faccia un passo indietro.
L’ex ministro spiega che deciderà con il partito se restare o meno in Europa. Il dialogo comincerà da subito: già in mattinata Fitto è partito per Roma ed entro mercoledì avrà un incontro con Berlusconi per parlare del futuro del partito. Un futuro che dovrà ripartire dai congressi e dal consenso effettivo: l’ex ministro fa capire chiaramente che non ci sarà spazio per gli uomini calati dall’alto. I fedelissimi festeggiano: sanno che ora è il momento della svolta e che Fitto potrà prendersi la scena a livello nazionale. Ma c’è anche chi accende un faro sul dato allarmante nel partito.
“16,80 per cento: un dato, un messaggio da cogliere, un futuro da ripensare“- dichiara Paolo Pagliaro. “Il risultato ottenuto da Forza Italia a queste elezioni europee -prosegue- deve richiamare tutta l’area moderata e liberale ad un’attenta riflessione, se non si vuole lasciare il Paese nelle mani della sinistra mascherata di Renzi”.
Pagliaro spiega che gli italiani hanno punito chi non ha saputo dare un messaggio di rinnovamento della classe dirigente e chi non è stato coerente, come il Nuovo centrodestra.
“Da un lato nelle urne si e’ data una stangata ai traditori- spiega Pagliaro – dall’altro si e’ premiato chi ha fatto della lealtà e della coerenza un valore assoluto. Questo risultato conferma pure la leadership indiscussa di Fitto nel Sud e da oggi anche altrove. E’ come se si aprisse una nuova era, fatta di uomini e donne competenti e innamorati della loro terra e della buona politica, delle idee per il futuro e delle visioni comuni di sviluppo. Per questo, sono fiducioso per il futuro del centrodestra italiano e locale. Abbiamo bisogno di una nuova classe dirigente in grado di compiere le riforme che aspettiamo da sempre e la vittoria di Fitto spiana la strada ad un esercito di persone perbene che possono dare il loro prezioso contributo. Adesso -conclude Pagliaro- e’ il momento della risalita e sono certo che personaggi come Fitto sapranno dare l’impronta giusta ad una Forza Italia del domani, che guardi “#oltre” e riconquisti la fiducia dei moderati italiani”.
Anche in Puglia funziona l’effetto Renzi: primo partito con il 35,59 per cento. Un successo che si riverbera perfino a Lecce con Stefano Minerva che si piazza al primo posto con 26 mila e 500 preferenze, mentre Elena Gentile nella sola provincia di Lecce totalizza 20 mila voti, seguita da Pittella con 16 mila e 800 e Pina Picierno con oltre 10 mila.
Ma l’effetto Renzi è devastante soprattutto per il Movimento 5 Stelle, che nel collegio sud totalizza 4 seggi. Rosa D’Amato è terza con 41 mila 478 voti: sarà europarlamentare, mentre il neretino Cristian Casili totalizza 35 260, seguito dalla barese Antonella Aricchia con 34 609, quindi al tredicesimo posto Alfredo Ronzino con 26,288. C’è grande delusione da parte degli attivisti: non c’è voglia di fare interviste: fino a 24 ore fa sentivano la vittoria in tasca, ma i sondaggi spesso fanno brutti scherzi.
