
UGENTO- La Procura ha aperto un fascicolo e nominato un perito, un ingegnere aeronautico, per ricostruire gli ultimi istanti del volo dell’aereo ultraleggero Eclipse, precipitato nei pressi del campo volo di Gemini, a Ugento, e dunque gli ultimi istanti di vita di Enzo e Sandro Congedi, padre e figlio, morti nello schianto, seduti uno accanto all’altro.
Eccolo l’Eclipse: questo è il video postato da tutti e due il 21 aprile scorso. Era il volo di collaudo dell’ultraleggero. Quella per il volo era una passione grande, che accomunava padre e figlio. Enzo era presidente dell’associazione Fa.co.Fly e gestore del campo di volo; Sandro aveva preso l’abilitazione al doppio comando -cioè poteva volare trasportando un passeggero- tre anni fa.
Non è ancora stato stabilito se pilotasse lui. Secondo il racconto di alcuni testimoni, l’aereo non era decollato da molto, ha virato a destra di 270° e poi, chissà perchè, ha perso quota, è andato giù schiantandosi su un albero e prendendo fuoco.
A nulla sono valsi i soccorsi: per i due uomini a bordo non c’è stato niente da fare. I precedenti di incidenti nei cieli salentini: il 13 aprile 2013, quindi quasi esattamente un anno fa, nello stesso punto, precipitò un altro ultraleggero.
In quell’occasione fu un’avaria al motore a far prendere fuoco al velivolo. Il pilota che era a bordo, un 60enne originario di Brindisi, se la cavò con qualche ustione. Ferito anche il soccorritore, lambito dalle fiamme mentre aiutava l’uomo ad uscire dalle lamiere.
A maggio 2012, a Torricella, il copione fu lo stesso di quello dell’incidente di Gemini: padre e figlio morirono precipitando, dopo aver fatto un giro nei cieli tarantini. Ad aprile 2010 il farmacista di Ostuni Francesco Santoro morì precipitando al Fondone.
Lascia un commento