
LECCE- Sopralluoghi di Regione, Capitaneria di porto e geologi per ridefinire i limiti delle ordinanze ed impedire che il mare salentino sia off limits coast to coast. È quello che chiedono i sindaci dei comuni rivieraschi che, compatti, scrivono un documento che lunedì mattina sarà inviato all’autorità di bacino ed alla Capitaneria.
I primi cittadini di Marittima, Gagliano, Castrignano del Capo, Tricase, Racale, Tiggiano e Alessano si sono incontrati ad Andrano, ospiti del sindaco Carmine Pantaleo che, all’indomani delle ordinanze con cui la Capitaneria di Porto di Gallipoli ha esteso i divieti di balneazione e fruizione a 50 km di costa salentina per pericolo crollo, spiega: “Abbiamo fatto il punto stiamo lavorando su questo documento per definire un percorso che porti a rendere il discorso della balneazione più stringente, perchè sia limitato alle aree di effettivo pericolo. Così come sono, le ordinanze sono illogiche, insensate, infondate”.
Quello che vogliono i sindaci è che la definizione dei perimetri in cui sussiste un vero rischio per la salute pubblica, per l’incolumità della gente, vengano disegnati sulla base di verifiche sul territorio eseguite da esperti e non facendo riferimento a carte e studi. E lo chiedono a stretto giro: “Non vogliamo che sia convocato un tavolo tecnico, non servirebbe a niente -dice Pantaleo- vanno programmati dei sopralluoghi mirati”.
Non sembra bastare agli amministratore la rassicurazione dell’assessore regionale ai Lavori pubblici, Giovanni Giannini che si è impegnato a trovare le risorse per mettere in sicurezza le falesie anche in assenza di un’apposita voce nel bilancio. E il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi Erio Congedo chiama la Regione ad assumere la responsabilità finanziaria e istituzionale dell’emergenza coste: “ E’ un problema cruciale -dice- Vendola scenda in campo personalmente. Mi aspetto che Vendola non faccia più finta di vivere da un’altra parte del mondo”.
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