Cronaca

Racket: Uniti contro la paura

LECCE- Tutti uniti contro la paura. Ecco la risposta delle istituzioni leccesi alle intimidazioni, agli spari, alle bombe, al fuoco, ai proiettili recapitati in busta da lettera. Convocati dal prefetto Giuliana Perrotta, forze dell’ordine, commercianti, associazioni di categoria, sindacati fanno scudo contro la criminalità che alza il tiro e mira agli imprenditori, per piegarli al volere della malavita.
La notte scorsa, ma su questo sono ancora in corso le indagini, è stata data alle fiamme l’auto di Giancarlo Negro, titolare di alcuni locali nel cuore della movida leccese. Era parcheggiata vicino alla chiesa di S. Matteo e qualcuno ha appiccato il fuoco ad una bottiglia piena di liquido infiammabile, lasciata sul cofano.

C’erano tutti alla riunione tecnica di coordinamento in prefettura e in prima linea Alfredo Prete, presidente della Camera di commercio, simbolo della categoria dei commercianti e non solo, espressione del “Comitato per la legalità” costituito ad hoc. E, suo malgrado, ultima vittima in ordine di tempo dell’attenzione dei malviventi, che hanno spedito al suo Lido York tre proiettili in busta.

Il Prefetto promuove il confronto, costante, tra le istituzioni che operano nel settore della prevenzione al fenomeno della criminalità organizzata e le associazioni imprenditoriali. Il comitato vuole impedire che la criminalità penetri nel tessuto produttivo, specie del settore turistico, stravolgendo le regole del mercato e compromettendo lo sviluppo economico e sociale del territorio.

Il Prefetto ha ricordato l’impegno della Prefettura nella costruzione di un’ ”architettura della legalità” che risponda efficacemente alle esigenze del territorio, avviata attraverso la realizzazione del progetto “La rete dei responsabili della legalità negli appalti pubblici” e la sottoscrizione dei diversi Protocolli di legalità che, mediante l’estensione delle cautele antimafia in settori non contemplati dalla normativa, mirano a rafforzare i presidi di prevenzione e contrasto della criminalità.

Ai protocolli già stipulati con le amministrazioni comunali di Gallipoli e Porto Cesareo, se ne aggiungeranno di nuovi, con gli altri comuni rivieraschi che hanno aderito all’iniziativa, nonché il Protocollo, di cui il Ministero dell’Interno ha in corso di rilascio il nulla osta per la relativa sottoscrizione, che estende i controlli antimafia anche ai fornitori dei gestori e titolari degli stabilimenti balneari.

 

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