LECCE- L’attentato nel cuore della notte e nel centro della città, in via Duca d’Aosta, che costeggia le strade che portano al tribunale di Lecce e piazza Mazzini. Una decina di colpi, forse 15, esplosi da una semiautomatica 9×21 che hanno forato le saracinesche, a quell’ora abbassate, del negozio di proprietà di Carmelo Isola e soci, esercizio commerciale specializzato nella vendita di materiali elettrici e impianti d’allarme.
Avvertimento pesante, a colpi d’arma da fuoco: un messaggio, o una vendetta. Il movente è da chiarire. Di certo c’è che a intervalli regolari, in città si torna a sparare e la scia di negozi e bar presi di mira si allunga. La raffica di colpi non poteva non attirare, nonostante l’ora tarda, l’attenzione dei residenti. All’una in molti sono stati svegliati ed hanno dato l’allarme.
Qualcuno avrebbe anche sentito il rombo di una moto di grossa cilindrata. È probabile che chi ha sparato sia arrivato a bordo di questa. Forse due persone, ma a confermarlo saranno le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza, più di una posizionata sia sulla via sia nelle vicinanze. Il passaggio di una moto sospetta a quell’ora della notte non dovrebbe comunque essere sfuggito agli obiettivi.
Ad occuparsi della vicenda sono gli agenti della Squadra Mobile. I filmati sono già stati acquisiti. Gli investigatori e gli uomini della scientifica hanno recuperato diversi bossoli: 10 per strada, vicino alle saracinesche, altri 5 nella vicina via Costadura. Nonostante l’allarme sia scattato immediatamente i banditi avevano fatto perdere le tracce. Inutili le ricerche in tutta la città.
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