Salvare il Paisiello, Tafaro scrive a Vendola

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TARANTO- Non è una delle università di Taranto, bensì è l’Università di Taranto. Ecco come il commissario della provincia Mario Tafaro definisce l’Istituto Paisiello in una lettera rivolta al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. “Non è neanche ipotizzabile – scrive Tafaro – che una terra così martoriata , qual è quella tarantina, possa essere defraudata di un’istituzione come il Paisiello. ” Il commissario prefettizio insomma, un po’ come Pilato sembra lavarsene le mani con un bel – siamo nell’ “impossibilità giuridica” di intervenire – . Detto questo, passa a lanciare un appello rivolto alla Regione e al Ministero dell’istruzione: “Salviamo il Paisiello”.

Appello seguito pure da un suggerimento: ai sensi della legge 56/2014 sul riordino delle province – scrive Tafaro – nulla vieta alle Regioni di farsi carico delle funzioni non più esercitabili da quest’ultime. Più avanti nella lettera l’appello si allarga ai sindaci della provincia ma anche ai parlamentari pugliesi.

Il commissario che ribadisce come , negli anni, è sempre stata la provincia a finanziare la scuola, ma ora tocca al ministero aprire le casse. È dal 2010 che si chiede la statalizzazione del Paisiello, ma poco è cambiato negli anni. Anzi, la scuola ha sofferto e continua a soffrire una precarietà crescente, che vede i docenti lavorare solo temporaneamente, spesso non riuscendo a portare a termine i programmi o non potendo accompagnare fino ai saggi e ai concerti i propri allievi.

Allievi che potrebbero essere costretti, dovesse chiudere la scuola, ad andare altrove per studiare musica. Una fuga di talenti che sarebbe l’ennesimo schiaffo alla città.

 

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