LEQUILE- L’impianto di depurazione consortile va in tilt e le acque reflue, una volta straripate, inondano la pineta vicina.È accaduto a Lequile, in località Buia, dove è stato necessario l’intervento dei Carabinieri del Noe. I militari, diretti dal Magg. Nicola Candido, hanno infatti sottoposto a sequestro, con un intervento preventivo d’urgenza, un’area di circa 5mila metri quadrati, all’interno di un’area verde, sottoposta a vincolo idrogeologico, dove si era di fatto riversato tutto il liquame.
Il servizio di controllo ambientale è scattato dopo una serie di segnalazioni da parte di alcuni residenti. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di San Pietro in Lama. Va sottolineato che il depuratore in questione non solo tratta gli scarichi provenienti dal comune di Lequile, ma anche quelli provenienti da Monteroni, San Pietro in Lama, Arnesano e San Cesario.
Il risultato, come si evince dalle immagini, è la formazione di un vero e proprio lago artificiale, decisamente in contrasto con le le bellezze naturali. L’inondazione è stata piuttosto consistente. I reflui hanno oltrepassato gli argini e le trincee costruite proprio per contenere eventuali fuoriuscite.
I militari hanno adesso avviato apposite indagini per individuare eventuali responsabilità, considerando che l’impianto, di proprietà del comune di Lequile, è gestito da una società, la “Pura Depurazioni srl”, che fa parte dell’Acquedotto Pugliese. Il reato che si profila è deturpamento di bellezze naturali. Del sequestro è stata informata l’autorità giudiziaria, ma al tempo stesso anche le autorità amministrative competenti cui spetterà il compito di ripristinare lo stato dei luoghi affinchè non siano arrecati ulteriori danni all’ambiente.