MELENDUGNO- La tecnologia potrebbe tenere sotto controllo le nostre coste. Esiste un progetto di monitoraggio satellitare che Marco Potì vorrebbe proporre alla Regione Puglia nel prossimo tavolo tecnico convocato per le vicende dei crolli delle coste. Si tratta di un sistema suggerito dal professore Antonio Federico, un geotecnico dell’Università di Bari, che è al lavoro per il Comune di Melendugno: sono partite proprio in queste ore le verifiche lungo tutto il tratto di costa adriatica inibito alla balneazione e navigazione.
Attraverso un monitoraggio più preciso si capirà se quelle zone sono effettivamente a rischio. Si tratta del primo passo per poi proporre una rimodulazione del Pai e, quindi, dell’ordinanza della Guardia Costiera. I sopralluoghi dovranno essere già a buon punto quando, il 23 di questo mese, tutti i soggetti interessati si rimetteranno attorno a un tavolo, compreso l’assessore Giannini, ma questa volta non a Bari, ma nell’aula del Comune di Melendugno.
Nell’incontro istituzionale saranno presentati i primi risultati del monitoraggio e il sindaco Potì lancerà la sua proposta di monitoraggio satellitare, con possibilità limitatissime di errore. Il professore Antonio Federico, ispiratore di questo progetto, lavora anche con l’Università di Lecce e di Taranto: proprio lui, con la sua equipe, ha contribuito all’elaborazione del Piano di Assetto Idrogeologico che poi ha portato alle ordinanze della Guardia Costiera.
Adesso bisogna fare ordine, liberando le zone che in realtà non presentano un effettivo rischio per l’incolumità delle persone. Il tempo stringe, l’estate è alle porte.