BARI- E’ bastato un post su Facebook per fare insorgere il popolo del web, e non solo. Gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Lecce incappano in un brutto, bruttissimo scivolone che non passa, però, inosservato. Nelle scorse ore, infatti, i pentastellati hanno pubblicato sulla propria pagina Facebook una fotografia dell’assessore Guglielmo Minervini bollandolo come assenteista cronico. Ha registrato, dicono, il 20% di assenze, è latitante dal Consiglio regionale dal 29 marzo 2010 ma percepisce il 100% di stipendio. Immediata infuria una polemica che travolge i grillini.
Tutti sanno, infatti, che l’assessore Minervini si è assentato solo nei giorni in cui si è sottoposto ad un delicatissimo intervento per asportare un tumore che si è impietosamente ripresentato per ben due volte.
Una prima degenza durata un paio di settimane. Sofferta. Di cui, Guglielmo Minervini non ha mai fatto mistero. Ne ha parlato in una lunga e franca intervista al Corriere del Mezzogiorno. Spiegando cosa ha significato per lui avere paura continuando a lottare per non perdere mai di vista il suo obiettivo più importante, continuare a vivere.
Minervini ha lottato e lo ha fatto vedere. Si è, infatti, presentato in Consiglio ancora provato, con evidenti segni di ciò che aveva dovuto subire. Si è mostrato senza esitazione anche quando i cicli di chemioterapia lo hanno sfinito. E lo ha confessato con sincerità: durante le sedute di chemio portava con sé il suo staff. Per non perdere altro tempo prima di rientrare in assessorato. E’ per questo, che il web è insorto duramente contro i grillini. Molti hanno chiesto la rimozione della foto, altri ancora vogliono che sia visibile così da dimostrare quanto sia facile parlare senza informarsi veramente. Altri ancora pretendono le scuse e soprattutto che i parlamentari pentastellati prendano le distanze da questo increscioso episodio.
E non in pochi chiedono dove fosse stato il parlamentare del Movimento 5 Stelle Di Battista quando anche lui ma per ragioni totalmente diverse ha registrato il 20% di assenze. Invano hanno tentato di dire che la stampa ha più volte denunciato la stessa cosa. Ma qui è doverosa una precisazione: denunciare gli assenteisti è giusto – e Telerama, ad esempio, non se lo fa mancare mai – ma solo quando le accuse sono validate, dimostrare e soprattutto giuste. Guglielmo Minervini preferisce non commentare. Ha lasciato un post sulla sua pagina Facebook: “Silenzio. Oggi solo silenzio. E un pensiero. E’ molto più volgare l’insensibilità che il linguaggio. Questo degrada la politica molto più di quanto possa offendere una persona. Grazie per l’affetto e la stima. Per piacere non replicate con l’insulto. E’ questa la trappola: stimolare il basso ventre. Invece, lo stile è la forma dei migliori pensieri“.
Il segretario del Pd Michele Emiliano, il governatore i Puglia Nichi Vendola, il presidente del consiglio Introna, l’esponente del nuovo centro destra Andrea Caroppo, tutti si sono schierati in difesa dell’assessore.
Gli attivisti di Corsano, il Movimento 5 Stelle di Lecce e il senatore Maurizio Buccarella si sono, poi, dissociati chiedendo la rimozione del post. Alla fine le scuse degli autori: “Auguriamo a Minervini – scrivono gli autori del post incriminato – una totale e pronta guarigione. La nostra solidarietà e la vicinanza umana e morale per chi combatte una malattia (di cui non eravamo a conoscenza) dalla quale troppi sono affetti in Puglia, sono indiscusse. Pur porgendo le nostre scuse all’assessore, non possiamo esimerci dal valutare come bassa e mediocre la strumentalizzazione della notizia ad opera del Presidente Vendola che mai, finora, ha risposto alle insistenti domande che il territorio gli ha posto”. Risposte che, però, non hanno ancora neanche loro dato ai cittadini che chiedono conto delle assenze dei pentastellati.
