
LECCE- In un centrodestra allo sbando, soprattutto se Berlusconi sarà costretto a uscire di scena dopo il 10 aprile, le primarie sono l’unica via di uscita, secondo il sempre meno leghista Flavio Tosi. Il sindaco di Verona è un moderato da sempre, nonostante sia balzato agli onori delle cronache politiche per i suoi accesi litigi con l’ex numero uno leghista, Umberto Bossi.
Tosi, che punta sul collegamento tra l’imprenditoria veneta e quella salentina (nelle scorse ore ha incontrato gli imprenditori leccesi), incontra anche Fitto per parlare del futuro di un centrodestra che non si può salvare senza democrazia interna, senza misurarsi con il consenso. Il sindaco veneto sposa in pieno la linea dell’ex ministro di Maglie, annuncia che alle europee si candiderà e lo farà anche quando di dovrà scegliere il successore di Berlusconi per la guida del centrodestra: “Ci si misuri con i voti, fa bene Fitto a candidarsi”.
L’ex ministro salentino è riuscirlo a spuntarla nell’ufficio di presidenza, con l’impegno di lasciare il Parlamento italiano una volta eletto. Sul simbolo di Forza Italia alle Europee ci sarà il nome di Berlusconi e lo slogan sarà “Più Italia in Europa”. E’ stata annunciata la linea politica per la campagna elettorale: allentamento del vincolo del 3 per cento del rapporto deficit-pil e no all’austerità. Non sarà scongiurata la sfida a distanza tra Fitto e Toti.
“Le leadership si pesano con il consenso e in Forza Italia ci sono delle normali aspirazioni a prendere i posti di comando: ecco perché non si risolverà mai nulla senza le primarie” – chiosa Tosi. Il sindaco di Verona ha una posizione netta: “Berlusconi non può imporre Toti, alla lunga non funziona questo meccanismo”.
Impossibile mettere tutti sotto lo stesso tetto quando Berlusconi non potrà candidarsi. Forza Italia, Fratelli d’Italia, Nuovo centrodestra, Lega: ognuno ha la sua ricetta, ma senza le primarie non può esserci sintesi.
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