Nardò, paurosa esplosione per fuga di gas: 2 feriti

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NARDO’- Una paurosa esplosione in pieno giorno e a Nardò, in via Vico Lungo, nel centro storico, è stato il caos. La deflagrazione, causata da una fuga di gas, è avvenuta a mezzogiorno. In casa la proprietaria, una donna di 84 anni e il tecnico che stava sostituendo la bombola in cucina, vivi per miracolo.

È basta una scintilla a far esplodere la stanza e a ferire i due che fortunatamente sono riusciti a mettersi in salvo e a uscire fuori in tempo nonostante le ferite. La donna e il ragazzo hanno riportato ustioni su tutto il corpo, non gravi comunque.  Il 118, arrivato sul posto con due ambulanze, li ha trasportati entrambi nell’ospedale di Copertino. L’anziana Cesaria Dell’Anna, oltre alle ustioni, è anche in stato di choc.

I vigili del fuoco sono arrivati con alcune squadre e il civico 23 di via Vico Lungo, abitazione a piano terra, è stato raggiunto anche dagli agenti del Commissariato di Nardò diretti dal dottor Pantaleo Nicolì. Appena la zona è stata messa in sicurezza sono partiti i sopralluoghi per accertare l’accaduto.

Dai primi rilievi sembra che il tutto sia avvenuto durante le fasi di sostituzione della bombola. È in questo momento che qualcosa è andato storto e ora è necessario accertare se tutte le procedure siano state rispettate. Dalla bombola che sembrava ormai esaurita e che il tecnico aveva tirato via, sarebbe fuoriuscito del gas che avrebbe saturato l’intera stanza. Al momento di provare l’accensione del fornello la scintilla avrebbe così provocato l’esplosione.

L’abitazione non è a rischio crollo, lo hanno accertato sia i vigili del fuoco che i tecnici comunali. Gli agenti hanno avviato le indagini sequestrando entrambe le bombole, la cucina e il mezzo, una Fiat Punto, sul quale l’operaio, Alessandro My, 23anni è arrivato.

Il giovane neretino lavora per una ditta che si occupa di distribuzione di bombole. Nell’auto infatti ce ne erano diverse, vuote , per dei precedenti lavori. Dell’episodio è stato informato anche il magistrato di turno, la dottoressa Roberta Licci.

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Foto Stefano De Tommasi

 

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