
TARANTO- Il grave caso di Elena non va dimenticato. A richiamare l‘attenzione sul tentato femminicidio della badante bielorussa, è l‘associazione di promozione sociale Verso Est. Il presidente Giuseppe Stasolla, insieme con il legale della vittima Francesco Lupo, è stato all’ospedale Perrino di Brindisi, dove Elena è ricoverata per le ustioni riportate su gran parte del corpo. Con loro, anche le amiche e alcune colleghe della badante.
Elena, lo ricordiamo, è stata vittima di una violentissima aggressione da parte del suo ex compagno, Cosimo Ottaiano, 51enne, arrestato dai carabinieri per tentato omicidio premeditato aggravato e stalking. Secondo i militari l‘uomo ha inferto 3 coltellate alla donna e dopo ha tentato di ucciderla cospargendola di benzina e dandole fuoco. Scena terrificante, consumata tra le mura di un appartamento di via Diego Peluso a Taranto. Oggi Elena è in prognosi riservata.
“La ragazza – scrive Stasolla – purtroppo è sfregiata nel viso e nel corpo, e lotta tra la vita e la morte. Abbiamo già garantito a Elena il più ampio sostegno – aggiunge il presidente di Verso Est, spiegando come l‘episodio abbia lasciato Taranto sgomenta ed abbia generato forte timore nella comunità straniera in città“.
Le amiche di Elena intanto hanno deciso di riunirsi per una messa nella Chiesa del Carmine. Un momento di riflesione e solidarietà, al quale sono invitati a partecipare tutti ma, in modo particolare, le donne.
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