NOCIGLIA- È bastato un bicchiere, bevuto pero tutto d’un fiato, per far finire una 50enne di Nociglia in ospedale. L’acqua che aveva appena bevuto era tossica, alterata, sicuramente nociva. Lo hanno accertato i medici dell’ospedale di Scorrano dopo aver visitato la donna e dopo averla sottoposta ad una lavanda gastrica. Hanno subito allertato i carabinieri della compagnia di Maglie che ora stanno indagando sull’incredibile vicenda.
La 50enne ha raccontato di aver acquistato un’intera casetta d’acqua di una nota marca in un alimentari annesso ad una stazione di servizio a Botrugno.
Intorno alle 23 di lunedì ha aperto una delle bottiglie, di quelle in vetro di colore verde, ha bevuto un bicchiere, ed ha iniziato ad accusare dei fortissimi bruciori, prima alla lingua, poi in tutta la bocca, infine allo stomaco. È stata portata in ospedale ed aiutata dai medici a sentirsi meglio. Dopo qualche ora è stata dimessa. I carabinieri hanno sequestrato la bottiglia e l’intera cassetta acquistata.
Nel recipiente incriminato è presente un’acqua evidentemente alterata e torbida. Il liquido non ha certo un colore limpido e trasparente, insomma, tutto è tranne che acqua. Saranno le analisi a dire cosa sia e cosa sia successo.
Intanto i militari hanno compiuto dei sopralluoghi nel negozio incriminato per controllare lo stato di conservazione di tutta la merce.