Sport

Non brilla ma vince, il Lecce è corsaro a Barletta

LECCE- Lo stop di domenica scorsa in casa con il Perugia ha avuto il suo riflesso immediato nella gara che il Lecce ha disputato a Barletta. Una variazione tattica a cui mister Lerda ha dovuto fare ricorso mettendo da parte il suo collaudato 4-2-3-1, che pure ha assicurato alla formazione giallorossa un rendimento importante tanto da arrivare a sfiorare il sogno della promozione diretta.

Il teorema tattico del tecnico di Fossano sposa il modulo del 4-4-2. Al “Puttilli” di Barletta dunque una veste nuova per i giallorossi che sono scesi in campo con le buone intenzioni di dimostrare che quello con il Perugia è stato soltanto uno “Stop and Go” in campionato. Nella formazione iniziale c’è qualche novità. Si rivede Vinetot in difesa insieme a Sales posizionato sull’out basso di destra. A centrocampo torna De Rose mentre sulla corsia esterna c’è Barraco al posto di Doumbià. In avanti c’è Miccoli ma c’è anche Beretta. Un Lecce dunque a due punte.

Dalle prime battute il Lecce cerca di prendere in mano le redini del gioco. Beretta cerca subito di far sentire la sua presenza in campo. Dopo pochi minuti Barraco cambia il suo raggio di azione invertendo la posizione in campo con Ferreira Pinto e proprio sui piedi di quest’ultimo capita la seconda occasione della gara a favore dei giallorossi.

Troppo frettolosa la sua conclusione. Il Barletta cerca di costruire la manovra per non subire la costante iniziativa giallorossa puntualmente stoppata però con le buone o le cattive. Il Lecce prova a pungere e sono tanti i dubbi sull’intervento ai danni di Beretta all’interno dell’area di rigore biancorossa.

Il Lecce non corre alcun rischio e il nuovo sussulto lo regala Miccoli che è lesto ad approfittare di una sbavatura difensiva per servire Beretta che in elevazione colpisce senza inquadrare i pali. La squadra gira bene, il nuovo assetto garantisce equilibrio e copertura resta però da limare qualcosa in fase di intesa negli ultimi 20 metri. L’asse Lopez-Barraco non garantisce gli stessi automatismi ammirati con l’uruguainao supportato da Doumbià in passato.

Il Barletta non è pericoloso, i suoi sforzi si concentrano maggiormente a contenere la costruzione del gioco del Lecce che invece difetta in fase di finalizzazione. La squadra di casa raccoglie molto più dei propri meriti quando al 34esimo Mantovani vede la sua conclusione colpire la parte interna del palo prima di carambolare in rete per il vantaggio biancorosso. Azione probabilmente viziata da un fallo commesso su De Rose, intervento giudicato regolare dall’arbitro.

La reazione è nel calcio piazzato affidato a Miccoli. Posizione invitante e soluzione che bacia la parte esterna della rete. A mancare ai giallorossi è la profondità sulle corsie esterne, Barraco e Ferreira Pinto garantiscono copertura in fase di non possesso ma sono evidenti le difficoltà nel guadagnare il fondo. La prima occasione prodotta sulla destra arriva al 43esimo. Ma il Lecce non riesce a trovare spunti di nota, manca la fluidità nella manovra che risulta troppo sterile per impensierire il Barletta che chiude a sorpresa il primo tempo in vantaggio di un gol. Nella ripresa non cambia il tema tattico.

Giallorossi alla ricerca dello spunto per innescare le due punte, e Barletta invece cinico nell’approfittare di qualche dormita difensiva. Servirebbe un cambio di passo che però la posizione di Bogliacino non sembra poter garantire. La prima soluzione di Lerda è affidata all’inserimento di Doumbià per Barraco. Chiaro l’intento di cercare maggiore velocità sulla sinistra. E proprio dai piedi di Doumbià prende il via l’azione del pareggio siglato da Miccoli. Ottava marcatura per lui in questo campionato. Il Barletta accusa il colpo e il Lecce prova ad approfittare dello sbandamento accusato dalla squadra di mister Orlandi che al 17esimo del secondo tempo resta in 10 per l’espulsione di Ferreira per un fallo su Lopez che gli costa il secondo giallo del match.

La reazione del Barletta si basa tutta sull’iniziativa di D’Errico che in due occasioni si rende pericoloso. Lerda richiama anche De Rose al suo posto c’è Amodio. La gara prende una piega diversa quando Doumbià si propone sulla sinistra e disegna un cross per Beretta che non tocca ma mette il portiere biancorosso nelle condizioni di spedire nella propria porta la sfera che scivola lentamente oltre la linea bianca per il gol del vantaggio giallorosso. Acquisito il vantaggio Lerda si cautela richiamando Miccoli in panchina cercando piu’ equilibrio nella mediana con Salvi che si affianca ad Amodio permettendo a Bogliacino di avanzare il suo raggio di azione.Non c’è il forcing finale del Barletta che al tempo stesso non corre ulteriori rischi a causa di un Lecce che preferisce non sbilanciarsi e custodire un importante risultato.

La gara si è confermata banco di prova difficile, la determinazione dei padroni di casa ha creato non poche apprensioni. Il Lecce è stato bravo a recuperare il risultato ma la perfezione nella prestazione non appartiene alle corde della gara. La corsa dei giallorossi continua.

Articoli correlati

“Facce da Lecce: dodici ritratti dall’era Semeraro a oggi”, il libro di Carmen Tommasi

Redazione

Enel supera anche Roma

Redazione

Lecce, Torromino e Costa Ferreira in dubbio per la Juve Stabia

Redazione

La Virtus Francavilla del Presidente Magrì ha ufficializzato lo staff tecnico

Redazione

Enel basket, prima la speranza e poi la sconfitta

Redazione

LECCE, dopo i saluti di Caturano si attende l’ufficialità di La Mantia

Redazione