ROMA- Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano scende in campo per sbloccare lo stallo del caso marò con un duro attacco alle autorità indiane per aver gestito la vicenda “in modo sconcertante”. E dal capo dello Stato – che ha telefonato ai due fucilieri di Marina bloccati a New Delhi – arriva anche un nuovo sostegno al governo che lavora per internazionalizzare la crisi, con il premier Enrico Letta che rafforzerà il pressing sui partner europei e non solo.
Lunedì è atteso il verdetto della Corte Suprema indiana sul ricorso italiano che chiede un rapido avvio del processo e senza la minaccia della pena di morte: quasi due anni dopo l’inizio della vicenda, un’attesa che per l’Italia è diventata assolutamente intollerabile, come certifica oggi la sua più alta autorità.