Cronaca

Mazzotta: “Sequestro e confisca i modi più incisivi per combattere le nuove mafie”

LECCE- I tentacoli delle nuove mafie sono ovunque, dal business delle energie rinnovabili fino all’agroalimentare, reinvestono i soldi sporchi in attività pulite e costruiscono il loro impero internazionale. Sono delle autentiche “imprese – stato”: con questo termine si indica l’appartenenza economica dell’impresa all’associazione mafiosa, ma anche, e soprattutto, la sua identificazione culturale.

La principale caratteristica dell’associazione mafiosa (costituirsi come alternativa allo Stato sul territorio) viene trasmessa all’impresa, che diventa uno dei principali strumenti di accumulazione e reinvestimento di capitali illeciti, con cui si contribuisce a mantenere il controllo del territorio. Questa impostazione fa regredire i rapporti sociali e civili importando la mentalità mafiosa.

“Gli strumenti più efficaci per contrastare il potere dell’impresa mafiosa sono quelli che incidono direttamente sul patrimonio: il sequestro e la confisca” – come spiega il Comandante della Polizia giudiziaria della Guardia Di Finanza, Francesco Mazzotta. E’ la potenza economica a rendere estremamente pericolosa la criminalità, ecco perché le misure di prevenzione patrimoniali diventano letali per le nuove mafie. Durante il convegno all’Hotel Leone di Messapia, il dottor Alessio Coccioli, sostituto procuratore della Dia di Lecce, ha spiegato l’evoluzione normativa di queste misure: ci sono i mezzi giuridici per infliggere duri colpi alla mafia, che si mimetizza nel mondo della finanza e cerca di accumulare capitali.

Interrompere il collegamento tra il mafioso e il suo patrimonio è la misura di prevenzione più incisiva nel contrasto alle nuove mafie: si possono sequestrate e confiscare tutti quei beni di cui il soggetto risulta poter disporre, quando il valore risulti sproporzionato al reddito dichiarato o all’attività economica svolta, ovvero quando, sulla base di sufficienti indizi, si ha motivo di ritenere che essi siano il frutto di attività illecite o ne costituiscono il reimpiego.

 

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