Politica

PPTR, braccio di ferro per l’approvazione definitiva. Barbanente: “No al passaggio in Consiglio”. Negro: “Siamo stati esautorati”

BARI- Sul Piano Paesaggistico regionale non si è trovata ancora la quadra. Tra Angela Barbanente e un cospicuo numero di consiglieri è in atto un braccio di ferro: l’assessore propone che il piano definitivo venga approvato senza passare dal Consiglio, con due deliberazioni in commissione, una proposta inaccettabile per molti. La fase delle osservazioni al Piano paesaggistico Regionale si è conclusa con 2300 richieste di correzione da parte di cittadini, tecnici, ordini e istituzioni pugliesi. Anche dagli scranni della maggioranza qualcuno parla di caos. “Molte osservazioni provenienti dal territorio salentino riguardano piccoli proprietari di modesti appezzamenti di terreno, sui quali il Pptr rileva la presenza di «boschi» (così come definiti – assai malamente – all’articolo 58) con le gravi conseguenze che da tale presenza derivano”- chiosa il consigliere Galati. Per il consigliere regionale di maggioranza “i piccoli proprietari sono penalizzati da un caos giuridico che deriva da un piano poco fruibile e che non dà una definizione chiara di bosco e che espone i privati a spese per assistenza legale”.

Angela Barbanente replica con aplomb che non c’è da preoccuparsi: “Le osservazioni sono state molto inferiori al numero che ci si attendeva: ci sarà la massima equità e trasparenza. Molte osservazioni sono ripetitive, quindi, sarà facile risolvere tutto. A volte si tratta di rettifiche, non osservazioni vere e e proprie. Ci sono comuni che hanno fatto un ottimo lavoro, anche in forma associata hanno proposto delle loro modifiche ad alcuni criteri del piano agevolando il nostro lavoro”. Il professore Pierluigi Portaluri, che ha lavorato alle osservazioni di alcuni comuni della provincia di Lecce, spiega che “si cercherà di rimodulare, caso per caso, le fasce di rispetto: si tratterà di fare un’azione di volta in volta mirata a risolvere i problemi”.

La partita più difficile per Angela Barbanente, però sarà quella dell’approvazione definitiva: l’approvazione in Consiglio dilaterebbe troppo i tempi: l’assessore ha paura che il piano venga stravolto in consiglio e ha presentato un sub emendamento che chiede il passaggio nella sola commissione competente.

“Facciamo passare il piano due volte dalla Commissione, ma non protraiamo i tempi con un discussione in consiglio regionale, perché dilaterebbe troppo tutto. Il piano passa dall’interlocuzione con il ministero: approvarlo in consiglio sarebbe improponibile” – spiega l’assessore all’urbanistica.

Ci sono consiglieri pronti a mettersi di traverso nel Consiglio regionale che si terrà nelle prossime ore. “Il piano, come fanno tantissime altre regioni, dev’essere approvato in Consiglio, che ha competenza solo sugli ulteriori contesti. Non c’è da avere paura di una distonia col ministero: non vorrei che fosse un alibi. Il Consiglio ha la maturità di approvare un piano che essendo riferito a tutto il territorio regionale non può ridursi, come hanno tentato di fare, a un mero regolamento. Ci ridiano le funzioni proprie del Consiglio, che è stato esautorato” – tuona il capogruppo Udc, Salvatore Negro.

In Consiglio in molti sono pronti a combattere una battaglia senza esclusione di colpi.

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