CronacaPolitica

MRS: “Una tragedia che da ora si deve evitare”

LECCE- La tragedia che ha scosso la comunità scolastica leccese e non solo, posa le sue radici su un annoso e deprecabile problema. Andrea De Gabriele, a soli 17 anni, ha perso la vita in una scuola, la sua scuola: una struttura che per tutti i giovani rappresenta la loro seconda casa. Un incidente banale, che mai nessuno avrebbe potuto prevedere, ma che doveva essere scongiurato. Ancora una volta una famiglia deve fare i conti con un destino beffardo che ha rapito dagli affetti familiari un figlio. Con queste parole, il Movimento Giovanile Regione Salento si stringe al dolore della famiglia del ragazzo.

Spetterà agli inquirenti capire come questo sia potuto succedere, ma ora c’è da chiedersi il perché. Perché si perde la vita in una scuola, a seguito di un ingenuo incidente? Le risposte possono essere tante, ma su di una occorre fermarsi pochi istanti a riflettere: la verità, scomoda ai più, è che il sistema scolastico tutto, in Italia, non funziona. Non funzionano i metodi didattici, non funzionano gli orari, non funziona la programmazione e non funzionano le strutture. Già, strutture oramai divenute obsolete e pericolose in ogni loro angolo.

La tragedia consumatasi ieri nel polo didattico del Liceo “De Giorgi” di Lecce poteva, e può, accadere in ogni scuola italiana. Poteva, e può, morire qualsiasi giovane. E questo ogni studente lo sa bene. In Italia si investe poco nell’Istruzione, nella Cultura e nella Ricerca e nell’ultimo decennio gli investimenti nella Scuola sono ai minimi storici da quando il Paese è diventato una Repubblica.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti: siamo tra gli Stati meno pronti ad aprirci alle nuove frontiere tecnologiche, noi studenti siamo inseriti nei bassi fondi di ogni classifica relativa al nostro livello di preparazione scolastica, quotidianamente Dirigenti Scolastici, Professori e alunni devono far fronte a problemi logistici di ogni tipo e, talvolta, si deve rispondere anche alla morte. Tutto ciò non è più ammissibile.

Guardiamoci intorno: dati alla mano, i paesi europei che negli ultimi anni hanno scommesso di più sulle potenzialità dei loro giovani, sono quelli che detengono in mano le redini della vita politico-economica del Vecchio Continente, mentre quelli che non lo hanno fatto (Grecia, Italia, Spagna, Portogallo) sono alla canna del gas. Non può essere un caso. Concludendo, noi giovani del MRS ribadiamo il nostro affetto e la nostra solidarietà alla famiglia di Andrea, ed auspichiamo un vero e deciso cambio di rotta“.

Giulio Serafino
Coordinatore Giovanile
Movimento Regione Salento

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