LECCE- E’ conto alla rovescia: sabato inizierà la discussione del comitato regionale Via per il rilascio del parere, obbligatorio ma non vincolante, relativo al gasdotto Tap. L’appuntamento con il futuro, che incrocia necessariamente anche un’altra strada di riflessione, quella legata all’avvenire della centrale di Cerano.
Insiste Sergio Blasi e lo fa proprio mentre i motori si riscaldano. È lui, segretario regionale del Pd, a sferzare il suo stesso partito e la stessa regione di cui lui è esponente di maggioranza.
Riconvertire ora Cerano, perchè non diventi un’altra Ilva. “E fare chiarezza, subito, altrimenti sarebbe come diventare complici”. A chi dice che la Federico II non può essere riconvertita e che già 500milioni di euro sono stati impegnati da Enel per la copertura dei carbonili, Blasi risponde che “non è vero che è tecnicamente impossibile, ma solo costoso e un abbattimento dei costi può venire con la vendita da parte di tap ad Enel del gas a costo convenzionale”. Ma governare questi accordi e questa fase spetta alla politica del territorio.
È corsa contro il tempo, si diceva. Sabato è alle porte e la mole di documenti che i tecnici dovranno studiare per partorire il proprio parere non è indifferente.. a questa si aggiungerà anche la documentazione elaborata dagli esperti nominati dalla Pr0vincia. Ed è un altro no all’approdo a San Foca.