GAGLIANO DEL CAPO- L’intera pratica relativa al Ciolo è stata acquisita. In mattinata gli uomini della Forestale si sono recati al municipio di Gagliano del Capo per prendere tutte le carte.
Il progetto è finito sotto la lente d’ingrandimento della magistratura dopo che gli esposti firmati dal comitato ambiente «Salento Verticale» e dal circolo locale di «Legambiente» sono arrivati sulle scrivanie dei sostituti Antonio Negro ed Elsa Valeria Mignone.
Le accuse ipotizzate, per il momento contro ignoti, sono quelle di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e deturpamento di bellezze naturali.
Gli accertamenti sono stati delegati al Nipaf (Nucleo investigativo provinciale di polizia ambientale e forestale), al comando dell’ispettore Antonio Panzera.
Intanto però il progetto definitivo ed esecutivo da un milione di euro per la messa in sicurezza del Ciolo è stato approvato: il consiglio comunale ha votato a maggioranza l’approvazione e la pubblica utilità del tanto discusso intervento, destinato a garantire una più sicura fruizione di uno degli scorci costieri più belli del Salento.