LECCE- Nove mesi di reclusione con pena sospesa, per una truffa da circa un milione di euro. A tanto è stato condannato Marco Ferri, imprenditore 30enne di Lecce. La pena è stata patteggiata dal suo legale, l’avvocato Antonio Savoia, con il sostituto procuratore Giovanni Gagliotta.
Ferri, secondo l’accusa, avrebbe fatto carte false per ottenere forniture per oltre 660mila euro. In qualità di amministratore unico della “Lecce Ingrosso”, società che si occupa del commercio di alcuni prodotti, avrebbe redatto due fideiussioni bancarie false da 350mila euro ciascuna, per indurre in errore il legale rappresentante della società “Flo” e garantire la solvibilità della sua impresa. Così avrebbe ottenuto forniture mai pagate per diverse centinaia di migliaia di euro.
Le false fideiussioni bancarie, per cui rispondeva anche dell’accusa di falsità in scrittura privata, erano riferibili alla Bnl, e redatte di suo pugno con tanto di logo del gruppo bancario e firma falsa di suoi inesistenti funzionari.