LECCE- Medio potenziale, artigianale, e confezionato con polvere nera. Ha queste caratteristiche l’ordigno che alle tre del mattino, esplodendo, ha sfregiato il cuore della città . Un boato e i palazzi antichi, le facciate e i balconi hanno tremato. Lo storico bar Paisiello, il vero obiettivo dell’attentato, è saltato in aria. Vetri in frantumi, copertura esterna distrutta così come gli arredi, tavolini, fioriere, infissi, la soglia in marmo. L’ordigno è stato piazzato sulla soglia dell’ingresso. L’esplosione fortunatamente ha risparmiato gli interni ma i danni sono comunque ingenti. L’attentato, nel cuore della città, alle tre del mattino, quando considerati i giorni di festa, il centro pullula ancora di gente, fa paura.
Fortunatamente non ci sono feriti ma l’episodio è comunque gravissimo. Qualcuno vuol far male, lanciare dei segnali inquietanti, colpire al cuore chi lavora ogni giorno per potersi mantenere. Racket? Estorsioni?
I tre responsabili del bar, che ora ha il nome di nuovo Paisiello, due soci ed un amministratore di Lecce e Martano, agli inquirenti hanno dichiarato di non aver mai ricevuto minacce.
La criminalità è attiva evidentemente e negli ultimi tempi ha alzato il tiro. Solo due giorni fa un altro attentato ad un esercizio commerciale: 5 colpi di pistola contro il bar Carletto in Piazza Partigiani. L’esplosione notturna di via palmieri ha danneggiato anche gli edifici antistanti il bar mandando in frantumi diverse finestre, anche dei negozi vicini e ha danneggiato dei davanzali del teatro Paisiello, che si trova proprio di fronte.
Sul posto appena scattato l’allarme sono arrivati i vigili del fuoco e diverse pattuglie della polizia che hanno avviato le indagini e che insieme alla scientifica hanno repertato i resti dell’ordigno recuperando sul posto 3 frammenti di nastro di alluminio verosimilmente parte dell’ordigno e dei frammenti di marmo intriso di polvere nera.
In mattinata nuovo sopralluogo delle forze dell’ordine con il questore Vincenzo Carella. A loro il compito di fare chiarezza sull’accaduto.