Non c’è più religione, a Francavilla stangata Tares per le chiese

calema b

FRANCAVILLA-  Non c’è più religione. A Francavilla Fontana anche le Chiese dovranno pagare la Tares. E non si tratta di sacrestie o canoniche, ma dei luoghi di culto. Il nuovo regolamento varato dall’amministrazione retta dal commissario straordinario Maria Rita Iaculli, infatti, non prevede esenzione per le tante chiese della Città degli Imperiali, con aliquote che prometto cartelle da capogiro.

In tutta Italia, pur non trattandosi di un primato, i casi sono poche decine. Come dire che, secondo qualche amministratore, compresi quelli della Città degli Imperiali, anche la Chiesa produce spazzatura. Neanche il più blasfemo degli atei sarebbe mai arrivato a tanto.

 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*