CronacaPolitica

Caso “veline” alla conferenza stampa del Comune. Gli organizzatori: “Stefano non c’entra”

TARANTO-   Una nota, a discolpa di Stefàno. “Sindaco, assessori e dirigenti comunali, pertanto sono esenti da eventuali colpe”: puntualizzazione a firma di Giuseppe Fornaro, organizzatore della kermesse “A Natale regalati taranto” presentata due giorni fa a palazzo di città. La colpa presunta, imputata al primo cittadino e a parte della sua giunta, è di assoluta mancanza di rispetto della donna.

Che ve ne pare delle due ragazze che vedete in queste immagini? Le foto delle “due veline del sindaco, conciate per le feste”, così sono state definite, hanno fatto il giro del web e sono finite sulla bocca (e sulle pagine dei social network) veramante di tutti. Una indelicatezza, anzi, una vera e propria caduta di stile, che ha fatto parlare ma soprattutto che urtato la sensibilità del mondo femminile. Eppure, solo qualche giorno fa è stata celebrata la giornata contro la violanza sulle donne. Eppure non si parla d’altro che di femminicidio, di donne rese oggetto e dei loro corpi strumentalizzati e cosi via. Sul sindaco è stato detto e scritto di tutto. Per questo Fornaro puntualizza che il Comune, “col quale ci scusiamo qualora avessimo involontariamente provocato danno d’immagine, non era al corrente di tale iniziativa da noi programmata last minute”.

E non solo l’organizzatore si scusa col sindaco discolpandolo ma, giustamente, tutela anche le due ragazze, il cui decoltè è stato commentato senza troppo riserve. Ed è come sarebbe dovuto essere intuibile la prima e meno grave conseguenza . “Teniamo a sottolineare – scrive ancora Fornaro – che le graziose hostess, cui va il nostro massimo rispetto e riconoscimento dell’opera professionale, non vanno paragonate a “veline” o altro genere di lettura “scollacciata” che provoca danno all’universo femminile. Eventuali allusioni e commenti futuri considerati inopportuni, che mettessero in discussione onorabilità e professionalità delle modelle impiegate nell’occasione, saranno da noi censurati “.

Una scena insomma, quella che si è presentata al comune, che rimanda al lonatno 1863, tanto per sottolineare come nel 2013 si ripresentano sempre le stesse polemiceh e disucssioni. Era l’anno in cui i critici d’art ecendsurarono uan delel opere piu famose di manet. Le Dejuener sull’erbe raffigurante una colazione con uomini incravattati e donne nude. L’opera fu considerata motivo di dileggio e fonte di scandalo, ma proprio per questo divenne la principale attrazione dell esposizione. Chissà quindi che alla fine le due giovani infiocchetate non porteranno fortuna alle iniziative comunali sul Natale !

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