FRANCAVILLA- Per tante generazioni di Francavillesi, il centro intermodale di Francavilla, emblema di cattiva politica pre – tangentopoli e icona di quel brutto vizio di sperpero di denaro pubblico, è stato l’argomento principe di numerose campagne elettorali succedutesi nel corso degli anni. E sembra proprio che, in un modo o in un altro, la storia possa ripetersi in vista delle amministrative.
L’interporto di Francavilla, costruito e mai entrato in funzione, è stato infatti oggetto di una seduta della V commissione della Regione Puglia grazie all’interesse dell’ex assessore Fabiano Amati. All’incontro, era presente anche l’attuale commissario straordinario di Francavilla Fontana Maria Rita Iaculli.
Gli esiti dell’incontro. I 6 milioni che il Comune deve alla regione per la mancata messa in funzione dell’infrastuttura saranno rateizzati, ma per il momento il pagamento è stato sospeso proprio dalla Regione. Questo in vista dell’interessamento da parte di un’azienda tarantina interessata, mirabile dictu, alle opportunità concesse dalla struttura. Una struttura che, l’ultima volta che ci siamo stati con le nostre telecamere, si presentava così.
Ora, secondo noi, per rimettere in sesto e realmente appetibile l’intera area, serviranno ben più di quei due milioni di euro che, secondo la Iaculli, permetterebbero quantomeno il ripristino dell’impianto elettrico razziato dai vandali e dai ladri. Soldi che comunque l’amministrazione non intenzione di spendere per quanto questo inedito interesse da parte di privati abbia un po’ ringalluzzito tutti. Beh, più o meno. Secondo il consigliere Regioanle di Fli Euprepio Curto, infatti, la dichiarazione d’interesse alla struttura da parte di una Società consociata della “Taranto Logistica S.p.A.”, è del tutto priva di prospettive, almeno fino a quando non saranno superati i vari contenziosi e – dice Curto – non si sarà dato seguito a quelle prescrizioni che fino ad oggi hanno impedito il collaudo definitivo dell’opera”.
Sull’argomento, interviene anche il Movimento 5 Stelle che, però, punta il dito sulla trasparenza. Il Commissario straordinario è, di fatto, invitato a rendere edotta la cittadinanza sulle vicende della struttura. Ormai, una vera e propria leggenda, tramandata da padre in figlio. Da politico ad elettore. Tra promesse occupazionali poi, dopo il voto, puntualmente smentite. C’era una volta, insomma, il centro di carico intermodale. E’ davvero incredibile, e non è detto che sia un bene, che ancora ci sia e che ancora ci si illuda.