Politica

La sfida degli alfaniani nel Salento: nuove adesioni a Lecce e Brindisi

LECCE- Mentre Alfano e Fitto si scontrano sui media nazionali, con dei botta e risposta al fiele, in Puglia gli alfaniani provano a sottrarre uomini a Forza Italia. Il vicepremier ha battezzato il Nuovo centrodestra, ma non sono chiari i ruoli: è ancora tutto in divenire. Il 7 dicembre ci sarà la costituente ufficiale. Tra i presenti, a Roma, Lucio Inguscio , Giancarlo Mazzotta, Francesco Chirilli, Andrea Caroppo, Gianni Marra. Cinque nomi leccesi che in questi giorni circolavano e che con la loro presenza hanno confermato tutte le indiscrezioni. “Presto spunteranno nuove adesioni dall’Udc e dal Pdl” – promette Cassano. Le elezioni per il Parlamento Europeo saranno un banco di prova per il nuovo partito: tutti questi passaggi dovranno poi trasformarsi in voti concreti.

Non c’è ancora un accordo sul coordinatore della provincia leccese: circolava il nome di Mazzotta, ma tutto dev’essere ancora deciso. Andrea Caroppo, con i transfughi della “Puglia Prima di tutto”, cerca di dare un apporto consistente al nuovo centrodestra.

A Brindisi, invece, Massimo Ferrarese prepara le sue truppe pescando soprattutto dagli ex Udc: le prossime adesioni, salvo colpi di scena, saranno quelle di Ciro Argese, segretario provinciale Udc, il presidente centrista Marcello Rollo, il vicesindaco Vincenzo Ecclesie, l’assessore Iaia e ci sarebbe anche il segretario cittadino centrista Giampiero Epifani. Ci sono intere giunte del brindisino pronte al passaggio nel nuovo Centrodestra, ad esempio l’intera giunta di Ceglie Messapica.

A Oria il sindaco Pomarico, con diversi assessori e consiglieri, seguirà Ferrarese, ma ci sono adesioni anche a Mesagne e Latiano; a Maduria il vicesindaco e un consigliere, sindaco e alcuni consiglieri a Sava, mentre a Francavilla preparano il passaggio Bianco, Saronna, Galiano e due consiglieri comunali del Pdl. Nel Brindisino si prepara un autentico terremoto politico, perché il Pd potrebbe non digerire l’atteggiamento borderline dell’ex presidente della provincia di Brindisi. Intanto, Ferrarese ha un dialogo aperto anche con i centristi leccesi, come il professore Luigi Melica. A Taranto la situazione è in continua evoluzione: dopo il passaggio di Giuseppina Castellaneta di AT6, è la volta del consigliere comunale del PDL, Aldo Renna.

I fittiani, naturalmente, non stanno a guardare e dialogano con i transfughi, cercano nuove adesioni da parte di ex Udc. E’ una battaglia a tutto campo, ma Fitto non sembra impensierito: molti dei transfughi erano con un piede già fuori, quindi, restando nel centrodestra potranno solo rafforzare la coalizione – ha spiegato ai suoi, lontano dai microfoni, l’ex ministro.

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